La chiesa di Sant’Isidoro Agricola in Retegno, Frazione di Fombio, è un piccolo oratorio ubicato nel quartiere “Borgo”. L’edificio è isolato rispetto ad altre strutture e la facciata, unica parte intonacata dell’edificio, si affaccia su di una piccola piazza. Visibilmente suddivisa in due parti da un marcapiano il prospetto principale è scandito in quattro lesene: nella parte centrale si apre il portone di ingresso, unico accesso alla chiesa, sovrastato da un timpano che richiama quello principale della facciata. Nella parte superiore si trova una finestra rettangolare. L’edificio è a navata unica.
1600 – Nel 1663 su un fondo donato dal Sig.Bertolini fu eretta la chiesa di Sant’Isidoro. Non era insediata nessuna confraternita: vi erano presenti solo alcuni priori scelti dall’arciprete di Fombio che avevano cura della chiesa.
1800 – Nel 1820 fu restaurata la facciata. Nel 1842 il nuovo parroco di Fombio elevò la chiesa a cappellania coadiutoriale: il Vescovo fu del parere che si potessero unire le due parti di Retegno (Retegno piacentina e Retegno lodigiana)per formare una parrocchia, ma non ebbe l’assenso del governo. Fu così che un coadiutore andò ad abitare al Borgo per la cura della chiesa di Sant’Isidoro.
Nel 1844 fu posato un portone a due ante.
1900 – Nei primi anni del Novecento don Raggi scrive che la chiesa di Sant’Isidoro era ben decorata, con un altare in marmo bianco e panche in robinia, ma l’edificio versava in pessime condizioni statiche. Nel 1923 viene istituita la Parrocchia di Retegno. Nel 1930 don Enrico Moretti, constatate le cattivissime condizioni della chiesa, decise di chiuderla al culto: l’altare fu rimosso e rimontato nella chiesa parrocchiale. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa fu affittata ad un commerciante che ne fece un deposito di ossa. L’oratorio fu riaperto alla fine della guerra ma già nel febbraio del 1967, dato lo scarso numero dei fedeli alle funzioni, le crepe poste sopra l’altare e il cattivo stato del tetto , il parroco don Felice Paggetti decise di sospendere la messa. Lo stesso anno, grazie ad una donazione, si mise mano a parte del tetto e nel 1968 fu posta una nuova bussola.
1990 – Nei primi anni ’90 fu effettuato un intervento di deumidificazione delle murature con tagli ad una altezza da terra di circa 50 cm e con l’inserimento di fogli in vetroresina e iniezioni di cemento liquido. Furono scrostati gli ambienti interni sino alla cornice e fu eseguito un nuovo intonaco cementizio. Venne quindi rifatta la tinteggiatura interna e venne rifatto il pavimento del presbiterio, rialzandolo di una alzata e togliendo le balaustre. Nel 2017 è stato rifatto il tetto e sono state sistemate le fessure nelle murature.