La chiesa di Santa Maria della Neve si trova a Meano, frazione del comune di Corzano situata a sud est del suo centro abitato, nella Bassa Occidentale bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso sud. La facciata, avente frontone triangolare completo di cornicione e timpano, è composta da doppio registro delimitato da trabeazione ad andamento spezzato. L’intero prospetto è scandito da lesene stilizzate: quattro nel primo registro inquadrano in mezzeria il portale di accesso all’aula completo di cornice mistilinea; quattro nel secondo registro fiancheggiano il finestrone rettangolare collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano analoghe finestre che consentono l’illuminazione naturale dell’aula. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato nord dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture, cornicione e cuspide a base quadrata smussata. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, presenta navata unica e culmina nel presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle volte a botte ritmate da membrature a copertura dell’aula e del presbiterio. Pavimentazione in opus segmentatum.
XV – Sembra che la prima chiesa sia sorta nel fondo ora denominato Breda dei morti. La parrocchia di Meano fu istituita verso la metà del XV secolo, quando Pietro di Avogadro ottenne di riunire insieme i fondi della cappella di Santa Maria di Cassivico e di quella di dedicata a San Martino a Trignano (piccola terra tra Pedergnaga e Scarpizzolo), costituendo la dotazione della nuova chiesa parrocchiale di Santa Maria della Stella da lui eretta a Meano. La costituzione avvenne per decreto vescovile del 12 luglio 1457, e nel medesimo tempo il conte Pietro Avogadro ottenne in perpetuo dalla Santa Sede, per sé ed eredi. Il diritto di patronato fu esercitato dagli Avogrado fino al 1666.
XVI – Dalla visita pastorale di Annibale Grisonio, avvenuta nel 1540, si evince che la chiesa era già dedicata a Santa Maria della Neve, e che era soggetta alla pieve di Brandico, sotto il giurispatronato di una contessa Avogadro. Sebbene a quel tempo la chiesa potesse contare solo sul reddito proveniente dalle elemosine, nel corso del XVI secolo vennero apportate una serie di migliorie alle strutture che comportarono l’imbiancatura delle pareti, il livellamento del pavimento e l’arricchimento del corredo di suppellettili ecclesiastici.
XVI – Tra la visita del vescovo Domenico Bollani del 1572 e quella del cardinal Francesco Morosini, nel 1594, la situazione della parrocchia di Meano precipita in uno stato di totale abbandono, che perdura nel secolo successivo. Durante il XVII secolo non viene risolta l’annosa questione relativa al battistero, descritto come assolutamente indecoroso da monsignor Giangiacomo Diedo, in quanto privo di sacrario e ciborio. Il dipinto raffigurante il Battesimo di Cristo, ordinato da un vicario di monsignor marino Giorgio nel 1610, fu portato a termine solo nel 1663, quando il cardinale Pietro Ottoboni ordinò che la cappella del battistero fosse imbiancata a calce, affinché nulla restasse della precedente indecenza, e finalmente venisse conclusa la decorazione pittorica. La situazione non è ancora conclusa in occasione della visita del vescovo Giovanni Badoer nel 1713.
XIX – Nel 1813, monsignor Gabrio Maria Nava constata che la chiesa versa in condizioni migliori, e che questa è dotata di tre altari dedicati rispettivamente a Santa Maria della Neve, alla Madonna Addolorata e alla Santissima Croce. Nel 1841 il vescovo Carlo Domenico trovala chiesa in pessimo stato.