La chiesa della Madonna dello Spasimo si trova nel comune di Pompiano, a sud ovest dal suo centro abitato, nella Bassa Occidentale bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare orientata verso sud, è rimasto inglobato da costruzioni avvenute in epoche successive. La facciata, in continuità con la fabbrica posta sul versante ovest, presenta in mezzeria portone di accesso privo di portale, rosone e finestra cruciforme nella parte alta. Ulteriori finestre rettangolari fiancheggiano l’ingresso e consentono l’illuminazione naturale dell’aula. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato nord dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco e copertura a padiglione. L’interno, avente pitture murali, è a navata unica culminante nel presbiterio a pianta rettangolare. Una decorazione murale a modo di cornicione segna il punto di innesto delle volte di copertura, a botte nella navata, a padiglione nel presbiterio.
XV – La chiesa parrocchiale venne costruita, secondo una data vista ancora nel 1934 da Paolo Guerrini sopra un portale interno della chiesa, nel 1460 per iniziativa è in proprietà degli Averoldi che possedevano grandi estensioni di terreno a occidente e a nord di Pompiano. Il primo documento, tuttavia, che faccia esplicita menzione della cappella di “Santa Maria del Spasmo” è solo del 1540 e cioè nella relazione della visita pastorale fatta alla parrocchia di Pompiano da mons. Annibale Grisonio.
XVI – Il vescovo Domenico Bollani, nella visita pastorale fatta a Pompiano il 17 settembre 1566, la trovo probabilmente ingrandita con più altari e oltre l’eredità che la amministrava, risulta un cappellano che dichiarava espressamente di averne cura.
XIX – Intorno alla metà del XIX secolo la chiesa venne ridotta a un quarto della sua originaria dimensione.
XX – Dopo il 1982, anno nel quale la famiglia Tomasini donò la chiesa alla parrocchia, furono eseguiti lavori di restauro che misero in luce quattro figure affrescate rappresentanti gli evangelisti, databili intorno alla fine del Cinquecento o ai primi anni del Seicento.