La chiesa inizia ad avere il suo aspetto attuale a partire dal 1953, quando viene realizzato il rivestimento della facciata in travertino. Il progetto è completato con il bellissimo bassorilievo per la lunetta centrale, opera del famoso artista Leone Lodi. Tale intervento non snatura il disegno della facciata, che mantiene uno stile neoclassico, tipico della prima metà dell’Ottocento ed imposto dall’architetto Luigi Voghera. Il timpano sottolinea la presenza della navata centrale, mentre le navate laterali sono coperte da due spioventi di tetto di minore altezza, proprio come nelle facciate di tipo basilicale a salienti. Due semicolonne sostengono la trabeazione del timpano conferendo monumentalità alla chiesa. Internamente vi sono quattro colonne per lato che separano la navata centrale dalle laterali, caratterizzate da volte a crociera. In controfacciata si trova l’organo Lingiardi.
XI – Il primo documento che testimonia la presenza ad Azzanello di un luogo di culto intitolato a Sant’Andrea apostolo, unitamente ad un’altra chiesa intitolata a San Quirico, risale al 19 agosto 1052: un atto notarile relativo ad investiture di possedimenti, diritti e terre tra Azzanello e Genivolta. Le informazioni molto sintetiche ci offrono un’idea di come in quell’epoca il villaggio di Azzanello fosse provvisto ad ogni modo di due edifici sacri, con ogni probabilità ipotizzabili come due chiesette di campagna.
1601 – Entro i confini della Parrocchia di Sant’Andrea apostolo, la chiesa sussidiaria dei Santi Quirico e Giovita risulta retta dai Disciplinati. Oggi l’edificio è riscontrabile a pochi passi da S. Andrea e risulta una sussidiaria della parrocchiale.
1786 – Viene segnalato un oratorio in località Mirabello.
1836 – In alcuni documenti si ritrovano alcuni cenni relativi al prolungamento del corpo di fabbrica della chiesa. Da un’analisi stilistico costruttiva è ipotizzabile un prolungamento verso l’odierna facciata di via Cairoli, essendo la zona absidale con la torre campanaria la parte più antica dell’edificio. Alcuni storici dell’architettura sostengono che il progetto del rivestimento del prospetto principale sia attribuito all’architetto Luigi Voghera, anche se i lavori risultano essere successivi alla sua morte.
1858 – La lapide nei rustici, ora fatiscenti, indica alcuni lavori eseguiti presso la chiesa ed alcune “riparazioni” del campanile
1864 – Il Parroco Fusari, economo, ed il Parroco Duroni acquistano il magnifico organo situato in controfacciata, realizzato dalla storica ditta Lingiardi.
1953 – Don Carlo Scaglioni provvede a presentare il progetto per il rivestimento della facciata in travertino, conferendole così l’aspetto attuale. La lunetta centrale con il bassorilievo in marmo bianco è opera di Leone Lodi, scultore di Soresina. Il rivestimento in travertino non modifica sostanzialmente il disegno della facciata.
2014 – La torre campanaria attorno al 2000 inizia a manifestare uno stato di generale ed avanzato ammaloramento. I lavori, finanziati dal contributo CEI, hanno riportato il campanile all’originario splendore.