La chiesa parrocchiale di Santa Chiara si trova nel comune di Villachiara, nella Bassa Occidentale bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso nord. La facciata, avente frontone triangolare, è composta da doppio registro scandito da quattro lesene composite che raccordano i due ordini: nel registro inferiore inquadrano in mezzeria il portale di accesso all’aula sormontato da architrave e coronamento mistilineo; quattro nell’ordine superiore fiancheggiano il finestrone, ad arco a tutto sesto, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano analoghe finestre che consentono l’illuminazione naturale dell’aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato sud dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco e cuspide con base ottagonale. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito da lesene composite mentre un cornicione, leggermente aggettante, lo ripercorre lungo il perimetro e segna il punto di innesto delle strutture di copertura, a volte a botte ritmata nella navata, a volta a botte e a cupola nel presbiterio.
XV – La prima chiesa di Santa Chiara venne fondata nel 1425 per volontà di Bartolomeo I e diventa parrocchiale nel 1479.
XVI – Nel 1525 la chiesa ha cinque altari, sette nel 1580. Diminuiti per ordine di San Carlo, tornano cinque in seguito.
XVI – Il campanile era in costruzione nel 1580. Ne sollecitava ancora il completamento il vescovo Marino Giorgi nel 1610.
XVIII – La prima pietra fu posta il 5 maggio 1754, mentre i lavori di scavo delle fondamenta della navata commissionati dal conte Giovanni Martinengo Villagana iniziarono nel 1765. L’area interessata comprendeva il vecchio edificio e parte del cimitero circostante. Negli anni successivi venne ultimata l’erezione del presbiterio. Sospesi i lavori per mancanza di fondi, la chiesa continuò ad avere cinque altari.
XIX – I lavori ripresero tra il 1866 e il 1868 con l’erezione della navata e della facciata, grazie a un ricco legato dalla contessa Caterina Martinengo Villagana del 1833, su progetto dell’ingegnere Luigi Grassi di Milano. Finita nel 1868, la chiesa ebbe tre altari.
XIX – Nuove cantorie vennero costruite nel 1893 dalla bottega Roccatagliata.
XX – L’organo settecentesco venne sostituito con uno nuovo della ditta Giovanni Tamburini di Crema. Stipulato il contratto il 14 maggio 1914, l’organo venne inaugurato il 12 agosto 1915.
XX – Dal 1939, sotto la guida del parroco don Angelo Spinoni, sono stati avviati lavori che riguardarono: la pavimentazione delle chiesa in marmo bianco e bardiglio delle Apuane, nel 1940; gli affreschi del Coccoli, tra il 1945 e il 1946; il nuovo concerto di campane, nel 1947; l’indoratura delle cornici, nel 1956; l’acquasantiera e rivestimento delle pareti in marmo di Botticino, nel 1958; l’acquisto della scultura raffigurante il Cristo morto, nel 1959; l’acquisto di un dipinto raffigurante l’Ultima Cena e di quattro quadri sulla vita di Santa Chiara, nel 1962.
XX – Don Umberto Poli, parroco di Villachiara tra il 1966 e il 1984, fece realizzare l’impianto di riscaldamento, l’impianto di amplificazione e l’elettrificazione delle campane.
XX – Don Giuseppe Tominelli, parroco di Villachiara tra il 1985 e il 1995, fece eseguire interventi restauro dell’edificio e degli arredi sacri: impianto luminoso, restauro dell’organo, rifacimento del tetto, restauro e tinteggiatura delle pareti esterne e del campanile, completo restauro dell’interno della chiesa, compresi i quadri e tutti gli arredi sacri.