La tipologia del complesso architettonico posto su un alto ciglio è quella benedettina, organizzata attorno al vuoto centrale, con la chiesa che costituisce il lato claustrale a nord. Nonostante le trasformazioni, la struttura monastica è ancora leggibile pressoché integralmente nelle sue varie parti: il chiostro con un pozzo decentrato, il refettorio, la cucina e la ghiacciaia, le stanze dei monaci al piano superiore. La facciata della chiesa molto sobria e incombente su uno spazio aperto molto ristretto si distingue per il protiro e il frontone secenteschi. Lo spazio esterno si amplia lungo il fronte laterale che è scandito da finestroni rettangolari e su cui si fonda il campanile, fino al cortile che separa la chiesa dalla canonica.
1231 – Venne istituito il monastero benedettino cistercense. La colonia di monaci cistercensi, proveniente da Cerreto, andò a sostituirne una di canonici regolari, per assicurare sopravvivenza e continuità a una comunità già costituita, la quale poteva soffrire di una scarsa dotazione di proprietà e redditi, fatto che fa supporre l’origine del complesso monastico come anteriore al secolo XIII.
1497 – Il monastero, con la sua chiesa, entrò a far parte della Provincia Lombarda della Congregazione Italiana di San Bernardo.
XVII – Nel corso del XVII secolo si interviene sulla facciata della chiesa con la costruzione di un protiro sormontato da un frontone.
1782 – Il monastero venne soppresso. L’edificio fu acquisito dalla famiglia Ala Ponzone Cattaneo. La chiesa, comunque, non cambiò mai destinazione d’uso ed è tuttora luogo di il culto.
1887 – L’ex-monastero passò al Collegio della Beata Vergine che se ne servì come casa di villeggiatura per le alunne.
1903 – Nel 1903 avviene il sopralzato il campanile.
1960 – Nei primi anni ’60 furono realizzati i lavori di restauro che hanno cambiato l’aspetto interno della chiesa attraverso una profonda trasformazione dell’area presbiterale con l’abbattimento delle volte originali e la creazione di una conca absidale con volta a cupola ribassata.
Vennero inoltre eliminate le cappelle laterali e le decorazioni ottocentesche. Sparirono la cantoria in controfacciata, il pulpito posto sul lato sinistro, la balaustra e gli stalli del coro; vennero sostituiti l’organo, i banchi, le porte, il pavimento.
1964 – La crocifissione con le sue notevoli dimensioni (metri 11 x 5) campeggia nell’abside. L’ha dipinta nel 1964 Mario Busini su commissione del parroco Sergio Foglia.
1996 – Rifacimento della copertura della chiesa sotto la direzione degli architetti Franco Cristofoletti e Fausto Ghisolfi.
2008 – Intervento di ripristino e conservazione degli apparati decorativi interni della navata a cura dell’Architetto Luciano Roncai.