Il complesso architettonico della Chiesa Parrocchiale titolata a Santa Maria Annunciata, sorge in posizione emergente nel cuore dell’abitato del paese ed è costituito dalla chiesa principale, dalla torre campanaria, dalla sacrestia, da una Cappella titolata a Sant’Antonio e dalla casa parrocchiale. La chiesa parrocchiale, con classica pianta a croce latina orientata secondo la direttrice est-ovest, è costituita da un’aula ad unica navata con volta a botte, da un transetto sormontato da una pregevole cupola cilindrica con lanterna e da un presbiterio desinente in un’abside semicircolare nel quale emerge un altare di pregevole fattura del tipo detto “alla romana”, cioè con mensa appoggiata ad un ampio dossale con tre ripiani e tempietto del tabernacolo posto al centro. Sul retro dell’altare è posto l’organo.
Dalla zona presbiteriale si accede direttamente alla sacrestia posta in lato meridionale e alla Cappella di Sant’Antonio posta in lato settentrionale rispetto alla zona dell’altare.
1510 – Erezione della chiesa parrocchiale di S. Maria dei Sabbioni con Oscasale e Cappella. Ha inoltre inizio la nomina dei parroci e dei rettori.
1654 – Entrando, nell’area a sinistra, si nota una tela raffigurante l’Annunciazione. Luigi Miradori detto il Genovesino, il più importante pittore del seicento cremonese, realizza questo dipinto nel 1654.
1896 – Il consulente tecnico l’Ing. Eugenio Acerbi di Casalbuttano rileva che la torre versa in cattivo stato e necessita di riparazioni e consolidamenti alle basi e ai diversi piani. Viene presentato il progetto di ristrutturazione e di innalzamento della torre esistente, opportunamente adeguato a sopportare il peso di un castello per cinque campane. La torre esistente misurava dalla base al tetto m.20 e 1/2 e il progetto prevedeva un sopralzo di m.6,40 con una guglia di m.8,20 sormontata da una croce di m.1,70. Quindi la torre, come ora la si vede, è alta dalla base alla croce m.36,80. I lavori di quel periodo riguardano anche il consolidamento delle fondazioni e la riparazione dei solai interni ai vari livelli, oltre che l’intonacatura e le tinteggiatura.
1916 – Durante la Grande Guerra, a seguito di crollo totale, viene ricostruita la cupola del transetto nella versione attuale. Il crollo non fu dovuto a bombardamenti o ad attacchi bellici, bensì alla “massima insipienza” (sono parole testuali del Genio Civile) del parroco del tempo Don Aluigi Baruffi che, si volle sostituire al Capomastro incaricato dei lavori di ristrutturazione nella conduzione degli stessi.
1946 – Il pittore Cesare Secchi, dietro ordine del Parroco del tempo Don Antonio Ghidoni Junior, realizza le decorazioni e i cicli figurativi che ancora oggi caratterizzano l’interno dell’aula.
1984 – In questo periodo la struttura è interessata da lavori di manutenzione e rifacimento degli intonaci esterni, del manto di copertura del loggiato Nord e dell’intera fabbrica ad eccezione di cupola e della cuspide della torre campanaria.
1995 – Vengono eseguiti pesanti interventi di consolidamento delle fondazioni dell’area absidale e dell’adiacente Cappella di Sant’Antonio, mediante l’infissione di micropali perforanti allo scopo di contenere i cedimenti del sottostante terreno e bloccare un quadro fessurativo generale probabilmente già in atto da tempo. Oggi le letture dei fessurimetri posizionati all’interno della chiesa mostrano un quadro stabilizzato.
2013 – Sono realizzati lavori di manutenzione straordinaria interessanti la copertura della navata principale e del loggiato nord, specificatamente assentiti dalla competente Soprintendenza con Autorizzazione in data 14.06.2013 (Prot. N.0009771 – Class. 34.19.07 Fascicolo 13/1A(CR); tale intervento è stato finanziato con fondi C.E.I.