La chiesa, posta in posizione leggermente rialzata rispetto al piano stradale, ha impianto a croce greca, con cupola emisferica all’incrocio dei bracci e alto tiburio finestrato.
Al fianco sinistro della chiesa è addossato il fabbricato dell’antica cappella della Santissima Trinità, oggi dedicata alla Vergine Maria; un edificio a pianta centrale, sormontato da cupola emisferica su pennacchi.
Lo spazio interno della chiesa è articolato in tre navate, scandite da pilastri cruciformi. Ai pilastri della prima e della terza campata sono inoltre anteposte colonne in granito.
La navata centrale è coperta da volte a botte, mentre nelle navate laterali la prima e la terza campata sono sormontate da cupolette su pennacchi, mentre la seconda campata è coperta da una volta a botte, che concorre a definire i pennacchi d’imposta della grande cupola centrale.
L’abside, semicircolare, è invece sormontato da un catino emisferico.
Sul lato sinistro della chiesa (procedendo dall’ingresso verso il presbiterio) , si riconoscono: una piccola cappella dedicata a San Pietro, l’antico oratorio della Trinità ed infine la cappella con il fonte battesimale e la penitenziaria.
Ai lati del presbiterio, si trovano inoltre, due cappelle a terminazione quadrangolare.
I prospetti esterni sono in laterizio a vista, mentre all’interno le pareti risultano intonacate.
La cupola infine è coperta da un tetto conico in lastre di rame, sormontato da una scultura in rame dorato, che raffigura il gallo della tradizione petrina.
XI – Nel sito dell’attuale chiesa di San Pietro sorgeva (fino al 1753) un più antico edificio di culto, anch’esso dedicato al santo apostolo e presumibilmente fondato in età longobarda.
Di questa primitiva chiesetta, che fino al 1578 fu l’unica chiesa parrocchiale della comunità di Abbiategrasso, non si conoscono purtroppo né l’aspetto né la storia edilizia, eccezion fatta per la notizia settecentesca che informa dell’esistenza di due cappelle laterali, dedicate l’una a S. Andrea e l’altra alla Madonna della Neve
Per quanto riguarda i dati materiali, invece, le uniche tracce superstiti sono alcuni frammenti in cotto, oggi murati sul fianco sinistro della chiesa e parte dell’antica torre campanaria, reimpiegata nelle strutture dell’attuale campanile.
1753 – Nella seconda metà del XVIII secolo, l’antica chiesa medievale, ormai molto compromessa venne demolita ed al suo posto venne costruita la nuova chiesa parrocchiale.
Il progetto venne affidato all’architetto Francesco Croce, che nel 1753 fornì il disegno.
Lo stesso anno si cominciarono a gettare le fondamenta, senza però demolire la chiesa più antica, che venne mantenuta in opera fino al 1757 per poter celebrare le funzioni ed i sacramenti (anche se la sua parziale demolizione iniziò già nel 1756).
Il cantiere si protrasse per circa un decennio, a causa di continue difficoltà finanziarie della fabbrica.
Al termine dei lavori in cima alla cupola venne posizionato un gallo in rame dorato, con tiara e chiavi decussate, simbolo dell’apostolo Pietro e emblema del quartiere in cui sorge la chiesa abbiatense. Nel nuovo edificio vennero inoltre trasportati alcuni arredi della chiesa più antica (altari in legno, pale e tele dipinte).
Il 26 marzo 1763 la chiesa venne infine consacrata.
1809 – Nel 1809, dopo aver provveduto al rifacimento dell’altare maggiore, si provvide alla soprelevazione del campanile della parrocchiale.
1869 – Fra il 1869 ed il 1870, l’oratorio della SS. Trinità, costruito sul fianco sinistro della chiesa e, fino a quel momento accessibile solo dall’esterno, subì importanti trasformazioni.
Per poter garantire un accesso diretto alla chiesa parrocchiale, venne aperto un ingresso nel muro meridionale, venne inoltre chiuso l’ingresso preesistente e venne demolito l’altare posto sulla parete est, che fu sostituito con una nuova mensa in marmo di Viggiù, collocata sul fianco nord, di fronte al nuovo ingresso.
1898 – Nel 1898 si diede corso ad una serie di interventi di modifica delle strutture interne e degli accessi e si avviò una nuova campagna di decorazione degli interni.
Gli interventi più consistenti interessarono i pilastri della cupola, la cui sezione venne ridotta leggermente, e la facciata, dove vennero realizzati gli ingressi laterali e dove venne ampliata la scalinata d’accesso.
La decorazione degli interni venne invece affidata a Davide Benghè.
1926 – Nel 1926 si deliberarono alcuni interventi di restauro e modifica dell’edificio, fra i quali il sopralzo del campanile, la messa in opera dell’orologio, il rifacimento dei pavimenti e la realizzazione dei portali d’ingresso.
Nel 1933 Edoardo Fumagalli venne invece incaricato di realizzare la nuova decorazione pittorica degli interni.
1964 – Fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, si operarono diversi interventi di manutenzione e restauro.
Nel 1964, ad esempio, venne realizzato il nuovo impianto di riscaldamento e si diede corso al rinnovo della pavimentazione, mentre nel 1977 e nel 1983 si provvide alla sistemazione del presbiterio ed alla messa in opera del nuovo altare.
2014 – Nel 2014 la parrocchia ha dato avvio ai restauri della torre campanaria e delle coperture.
I lavori si sono conclusi l’anno successivo.
Nei dintorni
Abbiategrasso - Viale Mazzini 43 - MI - 20081
Morimondo - Via Lattuada - MI - 20081
Zelo Surrigone - Via Vittorio Emanuele - MI - 20080

