La struttura base risalente al 1581 era ad una sola navata con volta a botte molto alta con zona presbiterale chiusa da una semicupola decorata. Oggi le navate sono tre, scandite da robusti pilastri in muratura. La sequenza degli altari laterali si armonizza con la copertura a vela delle navate laterali più basse, riconoscibili esternamente dai contrafforti.
La facciata della chiesa è tripartita mediante lesene che evidenziano le dimensioni delle navate interne. Lo strato di intonaco in facciata è realizzato in conglomerato cementizio lavato. Le parti laterali sono concluse da una balaustra in cemento, mentre la parte centrale termina con un timpano sotto il quale è la lunetta con il gruppo scultoreo intitolato a San Bassano.
Il portone ligneo bugnato centrale è affiancato da due porte laterali: tutte sono ornate con fregi, timpani e lesene.
XI – La località di San Bassano è citata in documenti dell’XI e del XII secolo. Non abbiamo nessuna attestazione documentaria per la chiesa nei secoli medievali.
XII – Precedentemente all’odierna chiesa parrocchiale (dal sec. XII) la chiesa principale di San Bassano, dedicata a San Martino, sorgeva nella zona della attuale scuola dell’infanzia, anch’essa legata alle Confraternite della Santissima Trinità e della Madonna del Carmelo. Andata in decadimento con la annessa casa parrocchiale e con la soppressione delle Confraternite venne demolita alla fine del sec. XVIII ed oggi se ne conservano solo tracce documentali.
XVI – La preesistenza di un modesto edificio di culto (oratorio) sul sedime dell’attuale chiesa parrocchiale è documentata negli archivi attraverso le visite pastorali dei Vescovi (Sfondrati, Speciano, Brivio, Visconti, Isimbardi, Settala, Litta). Le Confraternite presenti, secondo il costume dell’epoca, della Santissima Trinità e della Madonna del Carmelo ed i cittadini avevano nel tempo abbellito ed adornato l’edificio con il coro dietro l’altare, decori interni, campanile con l’orologio.
1612 – In occasione della visita pastorale del 1612, tenuta dal vescovo Brivio, la chiesa viene consacrata.
XVIII – Cresce il numero degli altari interni e si arricchisce quello centrale per opera del parroco Bartolomeo Donzelli.
1821 – Nel 1821 viene documentato il crollo della volta del presbiterio.
1872 – Il Parroco Mons. Carlo Vismara commissiona all’architetto Carlo Visioli l’aggiunta delle navate laterali per aumentare la capienza dell’edificio di culto, sfruttando la preesistenza delle cappelle, seguendo lo stile bramantesco, in linea con il gusto neorinascimentale dell’epoca.
1872 – A seguito dei lavori eseguiti per la costruzione delle navate laterali, si rinnovano l’organo, il pavimento, il coro e gli altari minori.
1908 – L’ingegner Carlo Brovelli di Soresina esegue il consolidamento del campanile, innalzandolo con l’aggiunta del tamburo ottagonale e della guglia.
1914 – All’architetto Abramo Aresi, autore di un bozzetto volontario, il parroco don Carlo Bossi affida l’incarico di realizzare l’allungamento della chiesa verso il sagrato.
1914 – A seguito dell’allungamento della navata, viene realizzato anche l’intervento di rifacimento della facciata.
1916 – Nel 1916 viene posto in opera nella lunetta centrale della facciata il gruppo scultoreo di Luigi Ferrari di Treviglio raffigurante “San Bassano che resuscita il fanciullo morso dalla vipera”.
1950 – Viene rimossa l’orditura del tetto in legno sulle tre navate e sostituita con tavelloni in laterizio e travi tipo “Varese” in cemento armato.
1970 – Il parroco Monsignor Alessandro Villa, al pensionamento del sagrestano, commissiona l’elettrificazione del concerto delle campane. Viene inserito l’impianto di riscaldamento ad aria calda, il cui generatore è esterno alla chiesa, alloggiato in apposito volume tecnico addossato alla sagrestia.
1983 – Viene eseguito il ripasso delle coperture in laterizio con l’aggiunta di lastre sottocoppo, per salvaguardare le sottostanti volte e stucchi, e di canali in rame.
1986 – Viene realizzato un nuovo pavimento in tutte le navate e nel presbiterio con l’impiego di Breccia Aurora Oniciata, Rosso Verona e Perlato di Sicilia.
2001 – Viene restaurata la torre campanaria, con la sostituzione del castello e del concerto delle campane.
2001 – Avviene il restauro della facciata principale.