La chiesa si trova nella frazione di Uponne (comune di Ranco), che si sviluppa tra le dolci colline alle spalle del lago Maggiore e che conserva ancora leggibile, in parte, l’originaria vocazione agricola e il rapporto tra il modesto abitato e i campi coltivati circostanti. Prima di scendere sulle rive del Verbano, la chiesetta offre al visitatore un bel colpo d’occhio grazie al curato rivestimento in pietra alternata a laterizio e allo snello campanile, la cui cuspide risalta sulle cime innevate delle Alpi in lontananza. Il fabbricato è semplice: un rettangolo delimita l’aula unica; il campanile si eleva sul fianco destro. Nonostante ciò, l’ignoto progettista non ha mancato di inserirvi colti riferimenti di vaga matrice neo-romanica, come le tre grandi archeggiature in facciata, l’accurata gronda in laterizio e il disegno conferito alle tre bifore che si aprono nei fianchi, incorniciate in archi a pieno centro. L’interno, altrettanto semplice, non presenta alcun risalto planimetrico tra aula fedeli e presbiterio; quest’ultimo, infatti, è preannunciato soltanto da un modesto arco ribassato. Sull’altare, fa bella mostra di sé la settecentesca statua della Beata Vergine del Rosario, giunta nel 1944 dalla chiesa parrocchiale di Ranco e motivo che indusse gli abitanti di Uponne a dedicarsi alla costruzione di un edificio sacro.
1948 – Nel 1944 il parroco di Ranco donò alla comunità di Uponne una statua lignea della Madonna del Rosario, proveniente dalla chiesa parrocchiale e, a sua volta, giunta a Ranco alla fine del XVIII sec. dalla vicina Angera per via della soppressione di una locale confraternita. Il progetto di costruire per il simulacro una cappella o una chiesa incontrò il desiderio degli abitanti di Uponne, da tempo desiderosi di avere un luogo di culto vicino alle proprie case. L’area fu subito donata da due famiglie della frazione. Il 2 febbraio 1948 si giunse alla posa della prima pietra. L’edificio fu terminato pochi mesi dopo e fu benedetto il 19 settembre di quell’anno.
1950 – Al traguardo del completamento dell’edificio si giunse negli anni e solo nel 1950 fu possibile innalzare il campanile e costruire la sagrestia, parte di un progetto concepito in maniera unitaria sin dalle origini.
2003 – Nel 2003 la chiesa fu interessata da un cantiere di restauro che comportò l’istallazione di un sistema di riscaldamento a pavimento e la posa di una nuova pavimentazione.
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