La chiesa della B.V. del Rosario sorge sul colle del Motto, a dominio del lago di Comabbio e di un vasto panorama che abbraccia il basso Varesotto, la Brianza e le pendici innevate che sovrastano il lago di Como. L’edificio, parte di un complesso castellano di antica origine e un tempo parrocchiale, è frutto della ricostruzione integrale seicentesca, conclusa definitivamente entro gli anni quaranta del XVII sec. La chiesa, in omaggio alla nuova invocazione alla Madonna del rosario e alle fabbriche coeve delle cappelle del Sacro Monte di Varese, si articola su un corpo principale, a sviluppo ottagonale, e un presbiterio rettangolare. Le specchiature interne dell’aula dei fedeli sono delimitate da lesene il cui andamento prosegue negli spicchi della cupola che la sovrasta. La cupola, a sua volta, termina in un lanternino, anch’esso ottagonale, che irradia luce all’interno tramite una finestra, l’unica della chiesa, se si eccettua quella che illumina il presbiterio. I capitelli che coronano le lesene interne, di buona fattura, a volute centrate da testa di cherubino alata, sorreggono un alto cornicione percorso da una doppia cornice a ovuli dorati. La muratura esterna, in pietra e ciottoli a vista, presenta le facciate incorniciate da lesene in cotto, lisce e senza risalti. E’ evidente lo stato di incompletezza della fabbrica, sospesa prima che potesse essere aggiunto, in facciata, un portichetto che, forse, era in previsione. Il presbiterio, all’esterno, è fasciato alla base da un cordolo torico marcapiano. L’altare maggiore, interessante opera di intaglio ligneo dei primi decenni del XVII sec., ha un paliotto in scagliola policroma e custodisce la venerata statua della Madonna del rosario con il bambino; il presbiterio è ancora coronato dalla trave di gloria, riccamente ornata e adorna di un gruppo con la Crocifissione (il Crocifisso, la Vergine e S. Giovanni battista), pure opera di scultura lignea, ma qui trasportata da un altro edificio sacro del borgo. La chiesa del Rosario, nonostante le premure dei delegati che sollecitarono di preservare nella ricostruzione l’orientamento canonico della precedente chiesa, non è rivolta a est. Su un lato, all’esterno, si osservano tracce di murature preesistenti di grosse pietre disposte a semicerchio, “probabilmente le fondamenta dell’abside della medievale […] chiesetta di S. Giacomo” (Tamborini).
Chiesa di Sant’Eurosia (Taino)
Chiesa della Beata Vergine Maria Immacolata (Sesto Calende)
Chiesa di Sant’Anna (Sesto Calende)
Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Bardello)
Chiesa di Sant’Alessandro (Angera)