La chiesa sussidiaria dedicata alla B.V. Addolorata sorge nei pressi della cascina ” Santa Fede”, poco prima dell’abitato di Lentate. L’agglomerato rurale prende nome dell’antica intitolazione dell’edificio sacro documentata sin dalla fine del XIII sec. alla santa di origine francese e martirizzata nel III sec. Frutto di una ricostruzione integrale avviata, dopo decenni di abbandono, nel 1890 e terminata nel 1891, la chiesa attuale si presenta come un parallelepipedo bianco coperto da un tetto a due falde. La facciata, con profilo a capanna, presenta due ordini di aperture: due monofore a sesto acuto si aprono ai lati del portale centrale; due monofore superiori, con terminazione a tutto sesto, sono oggi murate. Altre due monofore si aprono sul fianco settentrionale. Il campanile, una torretta a pianta quadrata in laterizio, si eleva sopra lato settentrionale del tetto, presso il presbiterio. L’oratorio, seppur modesto e caratterizzato da alterne vicende (agli inizi del XVII sec. il card. Federico Borromeo riprovava l’uso improprio dell’aula come improvvisato deposito di attrezzi e granaglie), fu oggetto di sentita devozione popolare e meta di pellegrinaggi provenienti da un raggio relativamente allargato. È documentata, infatti, l’usanza, viva almeno a cavallo tra XVII e XVIII sec., dei parrocchiani di Castelletto Ticino e di Sesto Calende di recarsi in processione alla chiesetta di Lentate durante i mesi estivi. La chiesa è orientata.
XIII – La fondazione della chiesa in età medievale è testimoniata grazie al primo elenco di luoghi di culto diocesani redatto agli esordi del XIV sec. e noto come “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani”. Nel repertorio, infatti, accanto alla chiesa di S. Materno compresa nel monastero femminile di S. Margherita presso il castello del centro principale di Lentate, era indicata l’esistenza della “ecclesia sancta Fidis virginis”, sorta almeno dal XIII sec. nell’ambito di una corte agricola poco a sud dell’abitato. Intitolata in origine solo alla santa originaria della Francia meridionale e martirizzata nel III sec. da Massimiano Erculeo, anche questo edificio era in qualche modo legato all’insediamento cenobitico del centro principale, come pare di dover dedurre dagli atti della visita di mons. Bernardino Tarugi, nel 1579, pubblicate da Elso Varalli.
1569 – Tra 1569 e 1579 la chiesa fu sottoposta a una trasformazione il cui esito più evidente fu l’ampliamento registrato da mons. Bernardino Tarugi, che portò la chiesa alle dimensioni di 14 braccia in larghezza e in lunghezza. I lavori risparmiarono un ciclo di affreschi con vari santi (Bernardino, Rocco, Pelagia, Anna e Fede) attorno all’effige della B.V. Maria, già presenti nel 1569, ma non identificati. L’oratorio rimase invariato nei secoli. Il card. Federico Borromeo ne precisò meglio le misure (12 x 8 braccia) che rimasero invariate nella sostanza (al di là di differenti criteri di rilievo) sino al 1749 (12 x 6 b.), quando il card. Giuseppe Pozzobonelli poté precisare l’esistenza di affresco di Dio Padre, oltre ai già ricordati. L’indicazione, forse, consente di ipotizzare l’assetto iconografico esteso sul ridotto catino absidale, con consueta sovrapposizione di Dio Padre benedicente alla teoria di santi popolarmente invocati, com’era – almeno dal XIV sec. – nell’abbazia di S. Donato.
1890 – A seguito delle soppressione degli enti ecclesiastici e monastici avviata dal governo austriaco, la chiesa di S. Fede a Lentate fu avocata alle proprietà dello Stato e chiusa al culto. Nel 1890 il parroco, Giuseppe Ruggeri, inoltrò al prefetto di Como domanda di acquisto di quanto ne rimaneva, compreso “mezza pertica di terreno circostante” utile a progettati ampliamenti. I lavori furono ultimati nel 1891.A seguito delle soppressione degli enti ecclesiastici e monastici avviata dal governo austriaco, la chiesa di S. Fede a Lentate fu avocata alle proprietà dello Stato e chiusa al culto. Nel 1890 il parroco, Giuseppe Ruggeri, inoltrò al prefetto di Como domanda di acquisto di quanto ne rimaneva, compreso “mezza pertica di terreno circostante” utile a progettati ampliamenti. I lavori furono ultimati nel 1891.
1990 – Tra 1990 e 1994 la chiesa di S. Fede a Lentate fu sottoposta a una campagna di “ristrutturazione organica”. Le opere (ben trenta milioni di lire fu il consultivo) si risolsero in “opere murarie, di imbiancatura, di sostituzione degli infissi oltre all’argentatura dai candelieri” (Varalli).