La chiesetta è dedicata ai Santi Filippo e Giacomo e da quest’ultima prende il nome del borgo, nel quale è collocato l’edificio sacro. L’interno ha un aula a pianta rettangolare e volta a botte. Al suo interno spicca l’altare maggiore, opera del XVIII secolo in marmi policromi, trasferita nell’oratorio nel 1818 dalla chiesa di San Biagio di Cavriana, a seguito della demolizione di essa.
XVI – Le uniche notizie sulla preesistenza sono legate ad un evento luttuoso avvenuto dopo il Concilio di Trento, quando molto probabilmente l’edificio venne bruciato e demolito.
XVIII – Venne ricostruita una piccola cappella oratorio, durante il restauro del 1999 ne sono state individuate le testimonianze nelle strutture murarie, poi allungata verso est con l’edificazione dell’attuale campanile.
1920 – Nei primi decenni del 1900 è stata ridisegnata e completamente rifatta la facciata, alzate le due fiancate e riposizionato il tetto.
1999 – L’edificio è stato interamente restaurato di recente.