Santuario della Beata Vergine delle Quaglie (Lurano)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

Lurano - BG - 24050

035/800037

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1413 – la costruzione dell’edificio inizia nel 1431 in seguito all’apparizione miracolosa della Vergine Maria a due cacciatori del luogo, avvenuta l’anno precedente. La storia narra che nel mese di maggio del 1412, nella boschiva campagna Luranese, due cacciatori di nobile casato, uno della famiglia dei Conti Secco Suardo e l’atro della famiglia dei Conti Rozzone, in una battuta di caccia colpirono contemporaneamente una quaglia. Il fatto diede adito ad una discussione per il possesso dell’esigua selvaggina. Sorsero tra i due nobili cacciatori questioni di principio e ricordi di antiche rivalità fra i loro casati. In quel momento apparve loro la Beata vergine che li rappacificò ed espresse loro il desiderio che in quel posto fosse eretto un tempio votivo che ricordasse l’evento e fosse monito di pace e fratellanza tra le umili genti della campagna.
1630 – secondo quanto riporta lo storico padre Donato Calvi, la parrocchia di Lurano possedeva una chiesa parrocchiale dedicata a San Lino Papa ed una chiesa campestre detta Madonna delle Quaglie
XVIII – nella seconda meta del 1700, a protezione del presbiterio, viene posata una cancellata in ferro battuto, attualmente ancora in opera
1843 – non sappiamo con precisione quando vennero realizzati i corpi annessi alla chiesa, ma dalle mappe catastali risulta che nel 1843 sono già presenti la stalla con il fienile, il muro perimetrale e una porzione della casa del custode
1885 – il santuario viene citato nella relazione della visita di mons. Gaetano Camillo Guindani
1929 – in questo periodo furono realizzati alcuni interventi di ristrutturazione quali: la sistemazione dall’adiacente casa del custode, la tinteggiatura degli esterni della chiesa, l’allungamento della cantoria. Con buona probabilità, come riportato anche dallo storico mons. ing. Beretta, viene rimosso e sostituito il tetto a padiglione del portico d’ingresso con una copertura piana
1972 – in seguito alla scoperta degli affreschi sulle pareti della navata, vengono realizzate le opere di restauro agli apparati decorativi interni
1983 – viene sostituita la struttura lignea del tetto con una nuova copertura, costituita da una struttura in tavolati di mattoni con soletta inclinata in tavelloni di laterizio e soprastante manto di copertura in rame. Durante questi lavori viene nuovamente modificata la copertura del portico che da piana diventa a doppia falda con timpano. Successivamente viene realizzata la pavimentazione in cotto della navata e del sagrato e sono state eseguite nuove opere di intonacatura e tinteggiatura dei prospetti esterni della chiesa
1989 – viene completamente ristrutturata l’abitazione del custode
2007 – la chiesa è soggetta a lavori di restauro e risanamento conservativo

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