Suggestivamente affacciata su Naviglio, la chiesa di Sant’Invenzio ha impianto a croce latina, con abside semicircolare e grande cupola all’incrocio dei bracci.
L’aula, mononavale e scandita da paraste addossate alla parete, è coperta da una volta a botte unghiata.
Il braccio trasversale della chiesa, posto in corrispondenza del centro dell’aula, è estremamente raccorciato e determina la formazione di due cappelle poco profonde.
Ai lati dell’ingresso si trovano invece due cappelle estradossate.
L’interno dell’edifico è scandito da paraste addossate alla parete ed è arricchito da motivi decorativi in stucco e ad affresco.
La cupola presenta inoltre un interessante affresco raffigurante la gloria di Sant’Invenzio.
La facciata, in forme barocche si articola in due ordini sovrapposti scanditi da fasci di paraste corinzie. Sul prospetto si riconoscono tre portali con timpani alternati e quattro nicchie con statue, mentre al di sopra del portale principale si trova una grande finestra rettangolare, sormontata da un timpano a sesto ribassato.
Il fronte è infine concluso da un timpano triangolare con acroteri.
Le superfici esterne della chiesa e del campanile sono completamente intonacate con cromie alternate (giallo ocra e bianco).
Sul fianco destro della chiesa si trova il campanile.
XII – La tradizione locale ritiene di poter collocare la fondazione della chiesa di S.Invenzio nell’XI o XII secolo.
L’edificio è tuttavia menzionato per la prima volta in un documento soltanto nel 1262, quando riceve il titolo di parrocchiale.
Riguardo alle caratteristiche di questo antico edificio si hanno soltanto poche notizie.
E’ noto che la chiesa era di dimensioni ridotte ed orientata ad est e che confinava con un’area cimiteriale prospiciente il Naviglio.
1541 – Nel 1541, nel corso dei lavori per la realizzazione di un nuovo asse stradale, la chiesa venne gravemente danneggiata.
Seguì un intervento di restauro per riparare i danni.
1606 – Nel 1606 venne realizzata la torre campanaria, su progetto dell’ingegnere Ercole Turati.
1618 – Nel secondo decennio del XVII secolo presero avvio i lavori di ricostruzione dell’edificio.
Il cantiere, iniziato nel 1618 si concluse nel 1624.
La chiesa antica venne ampliata e modificata in tutte le sue parti.
Nel corso di questo intervento venne modificato anche l’orientamento della chiesa (secondo l’asse nord-sud).
1757 – Nel 1757, per volontà del nobile gaggianese Francesco Venini si mise nuovamente mano alla chiesa, che versava già in grave stato di degrado.
Nel corso dell’intervento, diretto dall’ingegnere Giulio Galliori, vennero realizzate le due cappelle laterali, dedicate a Sant’Antonio e San Giuseppe.
Nel 1758 però, mentre il cantiere di restauro era ancora in corso, crollò la cupola e con essa buona parte della strutture preesistenti (pilastri).
Nel 1759 il cantiere venne tuttavia portato a termine e le strutture danneggiate vennero ricostruite.
Tra il 1768 ed il 1772 venne infine realizzato il coro.
1998 – Nel corso degli anni Novanta la chiesa è stata oggetto di un importante intervento di restauro.
Nel 2000 infine si è provveduto al restauro del campanile.