L’articolazione morfologica della nuova chiesa che si innalza dal recinto sacro si ricollega alla matrice originaria che ha ispirato lungo i secoli l’edificazione delle chiese cristiane: dare forma architettonica al segno della Croce. Il complesso parrocchiale è caratterizzato da due volumi. Il primo accoglie la chiesa, la cappella feriale e i vani di pertinenza (sacrestia, servizi, locale tecnico, etc..). Il secondo, disposto su due livelli, contiene: al piano terra gli uffici parrocchiali e gli spazi dedicati alla catechesi, al primo piano le due unità abitative destinate al clero residente (parroco e assistente) e gli spazi destinati alle attività pastorali (aule e sale riunioni) predisposti ad uso foresteria. La figura della croce è slanciata nel cielo dalla curva strutturale a mantello e alla sua sommità si rovescia poi verso l’interno della chiesa. In tal modo la croce disegna anche il soffitto della aula liturgica, dove l’assemblea dei fedeli guarda ad essa come simbolo di luce. L’innovativa figura architettonica della doppia croce non è però solo un espediente simbolico. Con essa si valorizza attraverso la luce lo spazio architettonico. Il rovesciamento della croce verso l’aula liturgica consente di articolare la percezione delle mura perimetrali interne. La luce zenitale e il degradare delle pareti della croce sospesa caratterizzano la luminosità delle pareti perimetrali dell’aula. Lo spazio interno viene di conseguenza esaltato nella sua sacralità grazie alla luce naturale. La diffusione della luce trova quindi diverse fonti: penetra dalla croce greca in copertura, dai lati della croce rovesciata e dall’ampia apertura di vetro sagomato sul lato del Naviglio e si rifrange infine nel piccolo specchio d’acqua posto tra sagrestia e cappella feriale, offrendo riflessi mobili all’ interno dell’aula. L’ingresso dal sagrato, posto in asse con l’incisione del campanile nel volume cruciforme, apre sulla grande aula costruendo una fuga prospettica verso l’altare, il presbiterio e il grande mantello absidale retrostante. La distribuzione dei diversi luoghi ed elementi liturgici è così assorbita in una forte unitarietà dell’intero ambiente. Il campanile è scavato al centro della fronte principale e segna il portale bronzeo d’ingresso. Nell’incisione volumetrica, ricoperta di pietra chiara con l’inserimento nei giunti di elementi di bronzo dorato, trovano posto in verticale le cinque campane.
Per quanto riguarda gli elementi liturgici, il muro posto dietro l’altare rimane sospeso e lascia passare luce da sotto donando l’effetto di un mantello che si solleva per rivelare il mistero di Dio. Analogamente può essere interpretato come una volta celeste che, attraverso le pietre dorate incastonate, ripropone parte della costellazione presente in cielo il giorno in cui la Santa è nata. In ogni caso tale spazio diviene il fulcro prospettico della liturgia: esso si propone come ambiente principale senza chiudere lo spazio sacro ma lasciando intendere che esso continui al di là della parete. Infine il battistero viene collocato all’inizio della navata, come partenza per un percorso di purificazione verso Dio.
2010 – La chiesa è stata edificata tra il 2010 e il 2014.