La facciata della chiesa è in laterizio grezzo. Decisamente imponente, vista anche la ridotta dimensione della via Aporti, dai lineamenti semplici che delineano il profilo a salienti. Ha come riferimento un unico asse centrale, corrispondente all’apertura del portale e alla soprastante finestra. Non sono presenti in facciata raffigurazioni né statue sacre. All’interno lo spazio è costituito da una navata unica, divisa in tre campate, con piccoli vani che accolgono le cappelle laterali.
1606 – Viene posata la prima pietra della chiesa, progettata da Francesco Bigallo detto il Fontanella, in data 13 luglio 1606. Eretta insieme all’attiguo convento (solo in parte oggi esistente) per accogliere l’ordine riformato dei Carmelitani Scalzi. Promotore dell’impresa fu il nobile Cesare Vidoni, sostenuto nell’opera dal Vescovo Cesare Speciano, favorevole all’introduzione nella diocesi di Ordini e Congregazioni dallo spirito riformato.
1612 – In data 16 luglio 1612 la chiesa fu dedicata col titolo a S. Imerio dal Vescovo G. Battista Brivio.
1805 – La presenza dei Carmelitani Scalzi durò a S. Imerio fino al 1805, anno delle leggi di soppressione ed eversione napoleonica. La chiesa fu assegnata come sussidiaria alla vicina parrocchia di S. Clemente; il convento fu in parte adattato come abitazione per i sacerdoti e in parte venduto.
1806 – Fu assegnata alla chiesa di S. Imerio la cura delle anime di S. Clemente alla quale erano state assoggettate altre parrocchie.
1896 – Decorazione del presbiterio ad opera dei pittori Stella, Formentini e Gamba.
1911 – Decorazione della navata da parte dei pittori Ferruccio Rossi e Tancredi Venturini.
1992 – Restauro pittorico degli interni della chiesa, realizzato a lotti da parte della ditta Rizzi Restauri.
2004 – Manutenzione ordinaria del tetto attraverso il ripasso della copertura e sostituzione degli elementi di piccola e media orditura deteriorati e sistemazione delle scossaline.
2008 – Nel 2008 viene rifatto l’impianto di illuminazione interno.