La chiesa di Sant’Agata a Monte presenta una pianta rettangolare con abside semicircolare interamente ricoperta, all’interno, da un ciclo di affreschi quattrocenteschi.
La facciata, rimaneggiata più volte nel corso del tempo, ha forma a capanna ed è scandita verticalmente da quattro paraste. Al centro si colloca un portale sovrastato da un timpano interrotto sotto il quale, sull’architrave, è riportata la scritta D. AGATHAE D.
Sul lato nord esiste un campanile a sezione quadrata con angolari bugnati e cuspide sommitale a base ottagonale. Negli angoli superiori alla cella campanaria si trovano quattro piramidi a base quadrata su sfere come al vertice e all’imposta del timpano di facciata. Il portone della chiesa è decorato con bassorilievi in bronzo.
Lo spazio interno, coperto con soffitto ligneo, presenta due finestre sul lato sud e un piccolo spazio accessorio a nord in prossimità dell’abside.
1586 – La chiesa di Sant’Agata viene citata per la prima volta negli atti della visita pastorale di Gaspare Visconti nel 1586 sebbene gli affreschi dell’abside denotino un’origine quantomeno quattrocentesca.
1684 – Il 14 giugno 1684 la chiesa viene visitata dal Cardinale Federico Visconti; il parroco Carlo Francesco Ambrosoli la descrive, per la prima volta, in maniera dettagliata anche per quanto attiene alle sue decorazioni pittoriche.
1865 – Tra il 1864 e il 1865, sulla base di una controversia sulla propiretà della chiesa, si tenda la sua demolizione che viene scongiurata, il 23 agosto del 1865, dall’intervento del curato di Solbiate Don Ambrosoli con l’appoggio del Prevosto di Gallarate.
1929 – Il 7 luglio 1929 viene posata la prima pietra dei lavori di ampliamento della chiesa di Sant’Agata che prevedono il rifacimento del campanile, il prolungamento dell’aula e la costruzione di una sacrestia. I lavori terminano il 23 settembre dello stesso anno.
2004 – Nel 2004 la chiesa è stata sottoposta ad un generale intervento di restauro che ha interessato tanto le strutture quanto gli impianti e le decorazioni.