La chiesa, di dimensioni apprezzabili, e conscrata nel 1928, è formata da tre navate e l’abside a semi ottagonale, orientata verso nord/est, collocata su di un rilievo.
Sulla navata centrale la volta a botte è decorata e affrescata mentre sulle navatelle laterali le volte sono a crociera.
All’incrocio del transetto che va a formare de due cappelle laterali è impostata una grande cupola a catino con copertura a padiglione, su base quadrangolare.
Le coperture del transetto sono impostate con semi padiglione, mentre le coperture sulle due cappelle laterali sono impostate su base semi ottagonale, con falde a spicchi.
Tutte le coperture presentano manto di coppi in cotto a canale.
Le superfici esterne sono intonacate e tinteggiate.
Le alte paraste scanalate terminano con capitelli compositi e definiscono i due ordini della facciata e della navata tripartita.
La navata centrale più alta si raccorda in facciata con timpani lobati.
Quattro nicchie custodiscono le statue in graniglia di santi.
Sono opera dello scultore bergamasco Alessandro Ghislandi in memoria dei fratelli Mazzucconi Sullo spigolo in altro solo collocate due sculture raffiguranti angeli.
1877 – Il grande edificio venne ideato da Bernardino Todeschini, noto a lecco per aver proseguito con il padre nell’erigenda fabbrica della basilica di San Nicolò.
la parrocchiale dedicata all’Assunta è il maggior edificio eclettico costruito fra il 1877 e 1883. Dell’epoca è il campanile, costruito nel 1881, su disegno dell’ing. Angelo Manzoni di Barzio.
1887 – Nell’ottocento pare che l’ìnterno della chiesa fosse spoglio, ad eccezione dei pennacchi della grande cupola, affrescati da Luigi Tagliaferri nel 1887. Le figure evangeliche sono ispirate al manierismo milanese.
Al 1904 risalgono invece gli affreschi laterali del presbiterio, racchiusi in cornici di stucco e dipinti da Enrico Volontiero. Raffigurano “l’entrata di Gesù in Gerusalemme” e “la predicazione di Gesù alle turbe”.
1920 – Questa grande chiesa, così spoglia di decorazioni, non piaceva a don Muttoni, il quale appena insediatosi come parroco, nel 1920, fece decorare le due grandi cappelle laterali, allora dedicate alla Madonna e agli Angeli Custodi. Su disegno dei pittori Antonio Zanetti e Fermo Taragni di Redona di Bergamo, il decoratore Adolfo Ripamonti di pescarenico realizzo le pitture.
1926 – Successivamente, il pittore Arturo Galli molto apprezzato dalla Scuola Beato Angelico, su incarico di don Muttoni, iniziò nel 1926 a decorare le volte e le pareti del braccio destro del transetto. Nel 1929 toccò al presbiterio e nel 1932 al braccio sinistro del transetto.
L’anno seguente , con l’aiuto del decoratore Ripamonti, affrescò la grande cupola con “l’Incoronazione della Vergine”.
L’ultima fase di lavoro durò fino al 1940.
1970 – L’intero presbiterio venne rinnovato su progetto di don Gaetano Banfi, eliminando la recinzione, realizzando la nuova mensa e l’ambone e…..