La chiesa è situata nel centro di Erbusco, anticipata da un grande sagrato destinato a prato, geometricamente delimitato da un terrapieno quadrangolare.
La facciata della chiesa presenta un impianto a capanna e si sviluppa in due registri principali, di cui uno maggiore di base, ed uno minore superiore. Il registro inferiore è decorato da una serie di lesene di ordine tuscanico, poggianti su un alto piedistallo unitario e reggenti una trabeazione. La parte centrale, leggermente aggettante, ospita inoltre il portale marmoreo d’accesso, coronato da cimasa curvilinea.
Il livello superiore della facciata, che si imposta sul primo mediante un frontone unitario, è in linea con la parte sottostante in aggetto, ed è caratterizzato da quattro lesene di ordine ionico sormontate da una trabeazione e da un frontone ad arco ribassato, che conclude la facciata; al centro lo spazio è occupato da un finestrone decorato con una cimasa curvilinea, e contiene una vetrata policroma dedicata all’Assunzione di Maria realizzata da Padre Costantino Ruggeri. I due livelli della facciata sono raccordati da due volute laterali dotate di pennacchi, mentre il grande frontone superiore a timpano aggettante è coronato da tre pinnacoli lapidei.
La pianta è a tre navate, di cui quella centrale maggiore e coperta con volta a botte a testate piatte impostata su di una trabeazione che si apre sulle navate laterali più basse, con copertura voltata a crociera, attraverso archi a tutto sesto su colonne abbinate (serliane), che senza rompere l’unità dell’intero vano, lo ritmano in maniera solenne permettendo di coglierne tutto lo spazio aperto della grande aula, caratterizzato sia dal presbiterio che dalle cappelle laterali. Queste serliane, sono legate da tratti di trabeazione decorati da triglifi classici, ispirate a S. Siro a Genova o nella più vicina chiesa di Bassano Bresciano, inoltre non poggiano direttamente sulla pavimentazione in cotto ma vi è frapposto un dado e sono coerentemente proiettate sulle murature laterali mediante lesene.
Sul fondo della navata centrale si alza su alcuni gradini il presbiterio, che si innesta direttamente nella navata principle grazie alla continuità strutturale della volta a botte che prosegue nel presbiterio fino al fondale absidale. Il presbiterio, rialzato e quadrangolare, si risolve in un fondale absidale piano, dotato di una grande soasa marmorea che fa da quinta all’altare maggiore, mentre ai lati vi sono delle cantorie riccamente decorate, di cui quella a sinistra contenente l’organo.
Ai muri perimetrali delle navate laterali sono posizionati in totale quattro altari, di cui il più insolito è l’altare dedicato a S. Anatalone, quasi unico in tutta la Diocesi di Brescia, mentre il battistero è situato in una nicchia a fondo aula, sul lato sinistro.
A fianco della chiesa si trovano la sacrestia, dei locali di serivizio ed un piccolo campanile, posto all’angolo sud-est della chiesa.
XVII – Viene realizzato l’organo, che, realizzato a partire da alcune parti dell’organo preesistente situato nella Pieve di S. Maria, situata in prossimità della parrocchiale.
1689 – La chiesa viene progettata nel 1698, ed attribuita all’architetto Gian Antonio Girelli.
1694 – La chiesa viene costruita a partire dal 1694.
XVIII – Viene realizzato nel XVIII secolo e posto in una nicchia appositamente realizzata a fondo aula, sul lato sinistro.
XVIII – Viene realizzato l’altare maggiore nella prima metà del XVIII secolo.
1719 – La chiesa viene completata nel 1719.
1720 – Vengon realizzati tra il 1720 e dil 1730 circa, i medaglio posti nella navata principale, sopra le serliane, e gli affreschi delle lunette a capo delle navate laterali, opere attribuite a G.A. Cappello.
1856 – La chiesa viene consacrata il 13 dicembre 1856 dal Vescovo di Brescia mons. Gerolamo Verzeri
1869 – L’organo viene ristrutturato e riformato secondo gli usi del tempo, e posto nel presbiterio, nella cantoria sinistra, ad opera di Egidio Sgritta di Bergamo.
1900 – La chiesa viene restaurata nei primi anni del XX secolo.
1903 – Viene realizzata la lunetta del fondale absidale, ad opera di Osvaldo Bignami.
1956 – Vengono messi in opera i 10 lampadari e le appliques della chiesa, disegnati dal conte Fausto Lechi.
1970 – Viene ristrutturata la copertura della chiesa negli anni Settanta del XX secolo.
2004 – La facciata viene restaurata; in quest’occasione viene messa in opera la vetrata policroma realizzata da Padre Costantino Ruggeri.
2012 – La chiesa viene completamente restaurata per quanto concerne le murature esterne.