La chiesa è preceduta da un massiccio portico su pilastri, la facciata a capanna con timpano presenta con unico accesso un portale in pietra. L’interno è a navata unica coperta da volta a botte con unghie, conclusa da un’abside a pianta rettangolare; sul fianco destro del presbiterio si trova il campanile, su quello sinistro la sacrestia. Il pavimento è in pietra per la navata ed in marmo sul presbiterio. La chiesa, arricchita con una boiserie in legno, presenta in controfacciata la cantoria che ospita un organo meccanico, proveniente dalla chiesa di S. Alessandro in Barzio. Lungo la parete destra troviamo un confessionale di gusto barocco sopra al quale si trova l’affresco secentesco della “Madonna addolorata consolata dalle pie donne” strappato da una cappella all’inizio del paese. Sul lato prospiciente si trova l’opera di maggior pregio: un grandioso Crocifisso ligneo, a grandezza quasi naturale, scolpito, dipinto e dorato. L’arcone, sui cui montanti sono appesi i quadri di S. Rocco e di S. Sebastiano, introduce al presbiterio chiuso da una balaustra in marmo e rialzato di due gradini.
1721 – Le monache,non volendo più condividere il sacello preesistente posto fuori dal paese, con i concenedesi, proposero di costruire loro nel centro del paese un nuovo tempio. La convenzione fu firmata il 10 febbraio 1721: la nuova costruzione sarebbe sorta nel sito della casa di Bonetto Manzoni. La chiesa venne costruita ex novo tra il 1721 e il 1723.
1746 – In occasione della cerimonia di consacrazione della chiesa vennero rifatte sia la facciata che l’altare maggiore dominato da un’ancona marmorea.
1746 – Il nuovo tempio fu consacrato da mons. Cornelio Reina il 27 giugno 1746, durante la visita pastorale del card. Giuseppe Pozzobonelli.
1791 – La croce in ferro, in facciata, fu aggiunta nel 1791.
1804 – Il pavimento in pietre squadrate della navata fu portato nel 1804 dalla demolita chiesa di S. Antonio al Cantello.
1835 – Venne realizzato il portico addossato alla facciata.
1872 – Vennero eseguiti lavori di consolidamento e restauro del portico.
1948 – Venne realizzato il pavimento in marmo del presbiterio.
1971 – L’edificio fu oggetto di un intervento di rifacimento totale del tetto (con la posa del manto di copertura in beole a sostituzione del precedente in coppi) e di restauro dell’interno. A seguito dei lavori di restauro, fu realizzato l’apparato decorativo, dipinto da Alessandro Colombo nel 1973 e ispirato a quello della chiesa di Barzio.
1989 – Lavori di manutenzione ordinaria e di restauro sono stati effettuati nel 1989.
2006 – Le vetrate della navata con la “Presentazione di Maria al Tempio” e la” Visitazione” sono state realizzate dal laboratorio di Italo Peresson di Milano nel 2006 su disegno di Mariano Vasselai.
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