La chiesa di Santa Maria Annunciata sorge in posizione soprelevata, ha la facciata a capanna con ornati in cotto attorno al portale con profilo ad arco a tutto sesto a cui si affiancano due finestre con arco ogivale.
L’interno della chiesa ha un’unica navata, con un arco trionfale a sesto acuto che immette al presbiterio.
L’arco trionfale è interamente ricoperto da una complessa decorazione ad affresco, vi si svolge, infatti, il ciclo pittorico del Giudizio Universale (XV/XVI sec.) con, al centro, la figura di Cristo nella tradizionale mandorla, simbolo della duplice natura umana e divina.
A fasciare il Cristo c’è una ghirlanda di angeli e attorno altri angeli adoranti che portano gli strumenti della Passione e suonano le trombe della grande adunata del Giudizio.
Nel registro superiore troviamo rappresentati la schiera dei giudici, dove sono riconoscibili la Madonna, il Giovanni Battista, San Domenico e San Francesco.
Divisi dall’arco, i gruppi dei beati e dei dannati: i primi con lo sguardo rivolto verso il giudice, vengono accolti sulla porta del Paradiso da un angelo, mentre gli altri, nudi vengono accompagnati verso la dannazione eterna rappresentata da un mostro che li ingoia.
Ai lati dell’arco trionfale si aprono due nicchie con semicalotta a forma di conchiglia in stucco; in queste nicchie sono affrescati una Madonna in trono col Bambino e S. Caterina d’Alessandria e una Madonna col Bambino, S. Rocco e S. Sebastiano.
L’abside, originariamente era quadrata con volta a crociera.
Nel corso dell’800 la parete di fondo dell’abside è stata demolita per allungare il coro e collocare l’organo.
Si conservano le decorazioni pittoriche della volta dell’abside antica e delle pareti.
Il soffitto è a cassettoni, in legno, con formelle quadrate, decorate con motivi floreali.
In origine era a capriate scoperte, portato a copertura piana all’epoca di S. Carlo, prima del 1569 e copriva la totalità della navata fino al 1938 quando, con la scoperta del Giudizio Universale (che era stato occultato da tinteggiature), fu interrotta alla quarta trave e fatta proseguire a capanna per dare ampia visione dell’affresco.
Nella cappella di destra è posta la Madonna del Latte, che reca la data: 1520 e la scritta F.T.P. (Francesco Tatti PINXIT). Sulla parte di destra è collocato un importante polittico dipinto sempre da Francesco Tatti, pittore varesino del primo Cinquecento.
In alto, la cimasa ospita, nel tondo con raggiera, Dio Padre benedicente che regge con la mano sinistra il globo, nel pannello a sinistra è dipinto l’Angelo Annunciante e a destra la Vergine Annunciata; negli scomparti sono raffigurati i santi taumaturghi Rocco e Sebastiano mentre nella predella, alternati ai pilastrini, anch’essi con raffigurazioni di santi, vi sono tre pannelli, che rappresentano tre scene importanti della vita di Gesù: la Visitazione di Maria ad Elisabetta, la Natività e la Fuga in Egitto.
Originariamente il polittico incorniciava l’affresco della Madonna del Latte.
Infine va notato un importante crocifisso in legno policromo del sec. XVI. Sulla stessa parete (sinistra entrando) vi sono vari altri affreschi, eseguiti in un periodo storico che va dalla seconda metà del Quattrocento ai primi decenni del Cinquecento.
Al termine di questa parete, verso l’ingresso, una nicchia chiusa da cancelletto in ferro ospita il fonte battesimale in pietra
XIV sec. – La chiesa di Santa Maria è sorta nel corso del Trecento.
XV sec. – Tra il XV e il XVI secolo la chiesa viene dotata di un complesso apparato decorativo tra cui il monumentale giudizio universale realizzato sull’arco trionfale.
1500 – Il soffitto a cassettoni dell’aula è stato realizzato tra il 1500 e il 1569.
XIX sec. – Nel corso dell’800 viene demolita la parete di fondo dell’antica abside quadrangolare per realizzare un nuovo coro con abside semicircolare.
1938 – Quando, nel 1938, viene scoperto il giudizio universale che era stato coperto con uno scialbo, si rimuove parte del soffitto in legno per consentire la visione dell’affresco.
1992 – A partire dagli ultimi anni del Novecento la chiesa viene sottoposta ad una sequenza di interventi di restauro che interessano tanto le strutture quanto gli impianti e gli apparati decorativi.
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