Cattedrale di Sant’ Ambrogio Vescovo (Vigevano)

Diocesi di Vigevano - Chiesa cattedrale - Lombardia

Cattedrale di Sant'Ambrogio, Piazza Ducale, Vigevano, PV, Italia

0381/83556

https://www.diocesivigevano.it/

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

  • 963-967: Documenti attestano l’esistenza della basilica di Sant’Ambrogio a Vigevano
  • 1364: Costruzione dell’edificio gotico originario ad opera di Bartolino da Novara.
  • XV secolo: La facciata del Duomo si trova stretta tra la rampa al Castello e i vicoli laterali. La torre campanaria, visibile ancora oggi, forse faceva parte della fortificazione del castello.
  • 1530: Papa Clemente VII proclama Vigevano sede vescovile.
  • 1532: Inizio dei lavori di ricostruzione della cattedrale sotto il Duca di Milano Francesco II Sforza, su progetto di Antonio da Lonate. Si salva solo la parte absidale e il coro.
  • 1531: Inizio della ricostruzione totale del Duomo
  • 1553: Il Duomo giunge al tetto.
  • 1606: Completamento della struttura della cattedrale, anche se ancora allo stato rustico.
  • 1612: Consacrazione del Duomo di Vigevano.
  • 1673-1682: Juan Caramuel y Lobkowitz è vescovo della città. Durante il suo episcopato si progetta la grandiosa facciata barocca.
  • 1680: Juan Caramuel fa demolire la rampa di collegamento alla torre del Castello per costruire la nuova facciata barocca, che cambia l’orientamento della piazza Ducale e la rende il sagrato della cattedrale.
  • 1716: Completamento della cupola con la copertura in rame.
  • 1753: Completamento della sacrestia capitolare.
  • 1818: Sopralzo della torre campanaria, con la costruzione dell’attuale cella campanaria sormontata da merli.
  • 1828-1830: Realizzazione dell’altare maggiore su progetto di Alessandro Sanquirico.
  • 1828-1858: L’interno del Duomo subisce decorazioni a fresco che modificano i valori tardo-rinascimentali delle strutture.
  • XIX secolo: Durante tutto il secolo si susseguono numerosi lavori di restauro, tra cui la decorazione del grandioso interno a tre navate ad opera di Francesco Gonin, Mauro Conconi, Vitale Sala, Cesare Ferrari e Giovan Battista Garberini.

ORARI MESSE

Da Lunedì a Sabato: 7:30 / 18:00

Domenica: 8:00 / 10:30 / 12:00 / 18:00

Cosa vedere

Scopri le opere presenti presso Cattedrale di Sant’ Ambrogio Vescovo (Vigevano)

Il Tesoro della Cattedrale

Il Tesoro della Cattedrale

Il Duomo di Vigevano è rinomato anche per il suo tesoro, che ha una storia affascinante legata agli eventi storici della città. Nel 1529, Francesco II Sforza, riuscì a riconquistare il Ducato di Milano da Carlo V e ottenne dal Papa Clemente VII il privilegio di elevare la sua città natale, Vigevano, a sede vescovile. In seguito a questa decisione, nel 1534 fu fatta una donazione alla nuova diocesi, dando origine al nucleo storico del tesoro della cattedrale. Il tesoro custodisce oggetti di grande valore, tra cui calici, pissidi e paramenti liturgici, ma anche manoscritti preziosi. Tra questi spiccano un messale romano, un evangelario e un epistolario miniati da Giovan Giacomo Decio, insieme a un altro messale romano realizzato dal ferrarese Guglielmo Girardi, miniato tra il 1455 e il 1460. Un altro pezzo notevole è un pastorale vescovile intagliato in avorio di narvalo, oltre a “La Pace”, una suppellettile in argento dorato di scuola lombarda. La seconda sezione del museo ospita una serie di arazzi fiamminghi provenienti da Bruxelles (1520) e Audenarde (seconda metà del XVII secolo), raffiguranti scene sacre e profane, nonché due pregevoli stendardi cinquecenteschi delle antiche confraternite di Santa Maria del Popolo e dell’Annunziata. Un altro tesoro del duomo è un paramentale ricamato con fili d’oro, utilizzato dal Papa per incoronare Napoleone Bonaparte re d’Italia nel 1805, durante la cerimonia che ebbe luogo nel Duomo di Milano.

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