La chiesa e il convento di Pescarenico sono famosi nel mondo grazie ad Alessandro Manzoni: sono i luoghi citati ne “I promessi sposi”, dove viveva e operava Fra Cristoforo, cappuccino.
La chiesa e il convento sono stati eretti nel 1576 a ridosso della piccola chiesa preesistente dedicata a San Gregorio sulla strada che da Lecco portava a Bergamo. Nel 1810 Napoleone Bonaparte decise la
soppressione di tutti i conventi che non avevano rilevanza sociale.
Anche a Pescarenico i frati furono allontanati e il convento venne chiuso, diviso e parzialmente venduto a privati che ne fecero le loro abitazione.
Nel 1897 Pescarenico divenne parrocchia e la chiesa venne dedicata a SanMaterno.
A partire dagli anni 70 del secolo scorso i vari parroci intrapresero l’opera di riappropriazione del convento, del suo riassetto e restauro come pure del risanamento della chiesa.
Nel 2015 e nel 2019 sono stati effettuati due importanti interventi finanziati dalla Regione Lombardia, dalla Fondazione Cariplo, supportati dal Comune di Lecco e dalla parrocchia stessa.
L’interno della chiesa mostra la struttura tipica delle chiese francescane.
Sulla parete del lato destro della chiesa si trova una delle più importanti testimonianze della pittura lombarda del XVII secolo presente a Lecco.
La tela, pala dell’altare maggiore fino al 1713, è uno splendido dipinto di Giovan Battista Crespi detto il Cerano (1573 – 1632) Trinità con i Santi Francesco e Gregorio, 1620 ca, illustrante San Francesco d’Assisi e San Gregorio Magno che adorano la Santissima Trinità.
Nell’unica navata laterale vi è la cappella della Vergine che contiene una delle opere d’arte più singolari del Lecchese.
Si tratta di nove teche di vetro con composizioni di un artista ignoto in cera policroma riferibili alla cultura napoletana del tardo Seicento.
Le teche rappresentano sette scene ispirate alla vita di Cristo e della Vergine e due con episodi della vita dei Santi Francesco e Chiara. Nella nicchia centrale è posta la statua lignea dell’Addolorata. Altre opere d’arte sono custodite nell’ex oratorio di san Gregorio.
In convento sono visitabili le celle, l’ex refettorio e la ex foresteria, le stanze utilizzate dall’Abate Antonio Stoppani.
Dal chiostro si può ammirare il famoso Campaniletto triangolare del convento.
Nei dintorni
Lecco - Piazza P. Cristoforo, 7 - LC - 23900
Lecco - Via Giovanni Amendola - LC - 23900

Santuario Nostra Signora Della Vittoria, Via Trieste, Lecco, LC, Italia

Piazza Antichi Padri, Civate LC, Italia

via Nazario Sauro, 5 - Civate LC
