La chiesa di San Martino Olearo sorge su un piccolo rialzo di terra ed è collegata, sul fianco destro, alla casa canonica.
Si presenta con una semplice facciata a capanna con un protiro su pilastri anteposto all’unico ingresso centrale.
Sopra il protiro si aprono tre finestre, rettangolari ai lati e semicircolare al centro.
All’interno lo spazio si articola in un’unica grande navata, con una grande cappella laterale a sinistra a cui si contrappone, sulla parete opposta, una finta cappella dipinta.
A sinistra dell’ingresso si apre invece la cappella battesimale.
La navata centrale è coperta da un soffitto a cassettoni lignei.
X – ll primo documento noto che citi espressamente la chiesa di San Martino, risale al 1208. Si tratta di un atto notarile che certifica la vendita di alcuni beni giacenti “in loco Pantelliate et eius territorio”. Nell’elenco dei terreni oggetto della transazione si trovano anche indicazioni relative ai beni confinanti, tra cui la chiesa di “Sancti Martini de Octavo”, in riferimento alla presenza nei pressi dell’edificio sacro dell’ottava pietra miliare della strada romana Milano – Cremona. In base ad alcuni ritrovamenti nell’area di materiali fittili risalenti all’epoca romana, si è ipotizzato che la chiesa sorgesse sulle fondamenta di un edificio più antico, poi rifondato dai Franchi intorno all’anno 1000 con dedicazione al santo patrono Martino di Tours.
XVI – Gli atti delle visite pastorali riportano alcune informazioni utili a testimoniare lavori progressivi di ampliamento dell’edificio tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo con l’ingrandimento dell’area presbiteriale, la creazione della cappella battesimale a sinistra dell’ingresso, l’aggiunta di un coro ligneo adiacente alla parete semicircolare dell’abside e la costruzione della sagrestia a sud della cappella maggiore. L’attuale cappella laterale (a nord), dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo separata dalla navata da una balaustra, non riprodotta nella pianta del 1580 (conservata presso l’Archivio diocesano di Milano) fu costruita tra quella data e il 1749, anno della visita pastorale del Cardinale Pozzobonelli nei cui atti invece è descritta.
XVIII – Intorno alla matà del Settecento fu rialzato il campanile con aggiunta la campana maggiore e furono realizzati in marmo gli altari maggiore e della Beata Vergine.
1932 – Con il supporto del Comune all’inizio degli anni Trenta del XX secolo si attuarono interventi di restauro degli esterni e degli interni dell’edificio. Le decorazioni ad affresco furono ridipinte dal pittore paullese Edoardo Rossi e fu completamente rinnovata la pavimentazione, operazione che portò alla luce diverse sepolture. Fu inoltre rimosso l’organo ormai totalmente rovinato.
1977 – Nel 1977 furono realizzati lavori di rifacimento della facciata e del campanile.