L’edificio, orientato est-ovest, presenta un impianto longitudinale a tre navate con cappelle laterali e un deambulatorio che circonda la zona presbiteriale.
La facciata settecentesca dall’andamento curvilineo, è caratterizzata dalle statue di Antonio Maria Pirovano: San Martino sopra il portale maggiore; San Giovanni Neponucemo e San Francesco Saverio, ai lati; i vescovi Sant’Ambrogio e San Carlo, al livello superiore; due papi San Felice (le cui reliquie sono collocate all’interno della chiesa) e San Gregorio, alla sommità dell’edificio.
All’interno la basilica, oggetto di diversi successivi interventi, si presenta oggi nella forma conferitale dalla risistemazione operata dai Fratelli Galliari nel Settecento.
A quest’epoca risale infatti l’ampliamento delle cappelle laterali, la costruzione del deambulatorio intorno all’area presbiteriale e la sostituzione delle originarie arcate ogivali con quelle attuali, a tutto sesto, che suddividono le navate.
In questa occasione furono anche realizzate le scenografiche volte a crociera della navata centrale, ornate con finte cupole affiancate da finte nicchie con statue e festoni decorativi.
A destra dell’ingresso, di particolare interesse, risulta la cosiddetta “Cappella Gotica” che conserva, in parte, l’originaria decorazione parietale realizzata da Nicola Moietta nel XV secolo.
Proseguendo lungo la navata destra si trovano le cappelle di Santa Caterina, della Beata Vergine del Rosario e del Sacro Cuore.
Nella navata sinistra invece, quelle dei Santi Martiri, del Crocifisso e della Beata Vergine Immacolata.
Molte sono le opere d’arte conservate all’interno dell’edificio, la più significativa, esposta oggi al termine della navata destra, in prossimità della zona presbiteriale, è il polittico di San Martino di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone (1485), originaria pala d’altare.
XI – Una tradizione storiografica non supportata da riscontri documentari farebbe risalire l’origine di una prima basilica dedicata all’Assunta al V-VI secolo. L’edificio orientato nord-sud corrisponderebbe circa all’attuale zona presbiteriale. Secondo lo storico E. Lodi nel 1008 l’originaria basilica fu ampliata una prima volta (più probabilmente riedificata) modificando l’orientamento in direzione est-ovest.
XIV – L’edificio dovette subire un ulteriore massiccio intervento nel XIV secolo quando furono costruite le volte a crociera e il campanile ancora oggi esistente nella zona absidale.
XV – Nel XV secolo furono aggiunte le navate laterali, la sagrestia e il vano oggi conosciuto come “cappella gotica”, collocato sul lato ovest, simmetricamente alla Torre Civica, adibita a partire da quest’epoca, a campanile maggiore della basilica.
XVIII – Alla fine del XVIII secolo la basilica fu oggetto di una radicale trasformazione ad opera dei Fratelli Galliari, responsabili dell’attuale configurazione dell’edificio. Fu costruito il deambulatorio, ampliate le cappelle laterali, gli archi a sesto acuto furono sostituiti da archi a tutto sesto. I Galliari si occuparono anche della decorazione rivestendo i pilastri con stucchi dorati e realizzando le scenografiche composizioni delle volte della navata centrale e delle laterali.
1740 – Nel 1740 fu realizzata la nuova facciata su progetto dell’architetto Giovanni Ruggeri.
1979 – Nel 1979 la facciata fu oggetto di un intervento di restauro.
1987 – Tra il 1987 e il 1988 fu restaurata la cappella del battistero.