La chiesa è orientata secondo il criterio liturgico con l’abside ad est, e presenta il fronte principale dalle semplici linee e protetto da sporto di gronda in legno a due spioventi; al centro l’ingresso principale con contorno in pietra di Sarnico e serramento in legno. Sopra detto portale è presente una finestra semicircolare in muratura. Sull’angolo nord-ovest della facciata, incorporata nella stessa ma sporgente, è posta la torre campanaria, che è l’unica esistente a Rossino. Internamente la chiesa si presenta a navata unica suddivisa in due campate da un arco a sesto acuto, sull’arco e sulle pareti laterali si scarica l’orditura lignea principale a vista del tetto. Le pareti d’ambito della navata, così come quelle del presbiterio, non sono parallele ma presentano una leggera convergenza in modo da offrire una visione prospettica e rendere più visibili gli affreschi. Nella prima campata, dove sono presenti diverse tracce di affreschi, si apre l’accesso alla parte rustica della casa parrocchiale. La seconda campata presenta sul lato destro l’ingresso secondario e sempre sullo stesso lato, la cappella di S. Caterina con la sua ancona in muratura dipinta. La cappella posta sul lato sinistro, è aperta sui tre lati ad arco in opera su colonnine dotate di basamento e coperta da volta a crociera completa di pradella collegata a quella del presbiterio. Il presbiterio, aperto ad arco a tutto sesto verso la navata, presenta pianta quadrata ed è rialzato di un gradino. Una stretta porta sulla parete di fondo del presbiterio conduce alla sagrestia
IV – considerata la chiesa più antica dell’intera valle di S. Martino, la sua costruzione viene fatta risalire al periodo paleocristiano
XI – l’edificio venne ampliato in pianta e la navata sopralzata
XV – per volontà dell’allora parroco don Antonio del Torgio, la chiesa venne dotata di una nuova abside , che permise di ottenere un presbiterio, coperto con volta a botte, largo quasi quanto la navata. Inoltre vennero eseguiti diversi cili di pitture murali
XVI – l’interno viene dotato dell’altare laterale dedicato a Santa Caterina d’Alessandria
1615 – la chiesa, sino ad allora parrocchiale, diviene sussidiaria in seguito alla traslazione della dignità parrocchiale alla erigenda chiesa di S. Lorenzo nuovo, voluta dal cardinal Federico Borromeo
1836 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1921 – viene sopraelevato e rinnovato
1975 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1994 – parziale rifacimento della copertura della chiesa
2015 – vengono eseguiti lavori di restauro conservativo degli intonaci degli affreschi e delle pareti esterne della chiesa, inoltre si procede con il consolidamento statico del campanile