L’edificio, realizzato in chiave moderna, presenta la facciata rivolta a Nord, su un piccolo sagrato trapezoidale asfaltato.
La chiesa si compone di un’aula ad un’unica navata e dalla zona presbiterale con abside semicircolare, su cui si aprono due cappelle laterali.
L’edificio presenta una particolare struttura “a tenda”, con coperture ad arco ogivale a doppia altezza, caratteristica che permette l’apertura di lucernari per l’illuminazione della navata.
Le coperture sono rivestite in lastre di ardesia grigia.
Appena entrati all’interno della navata, pavimentata in marmo a mosaico ad opus incertum, sulla sinistra è posta una statura raffigurante S. Giuseppe, racchiusa in apposita teca.
Il Fonte battesimale, una vasca in marmo rosa sorretta da un pilastrino in marmo grigio venato, è posta sulla destra, poco prima della zona presbiterale.
1930 – Intorno agli anni ’30 del Novecento nacque la necessità di fondare una nuova chiesa, destinata agli abitanti del quartiere Caleotto, diventando così indipendenti dalla Parrocchia di Acquate.
Nel 1937, grazie ad un considerevole lascito testamentario da parte del monsignor Salvatore dell’Oro, fu possibile acquistare il terreno per l’edificazione della nuova chiesa.
1939 – Il progetto iniziò nel 1939, a cura di un architetto e religioso lecchese, Don Giuseppe Polvara. L’edificio da lui progettato presentava un impianto tradizionale, a cui tuttavia fu preferito il progetto steso da un secondo architetto lecchese, Carlo Wilhelm, dichiaratamente moderno.
La posa della prima pietra avvenne nel 1947 e, quattro anni dopo, nel 1951, la chiesa fu benedetta e inaugurata, alla presenza del cardinale arcivescovo di Milano Ildefonso Schuster.
Del primo progetto si utilizzarono le fondamenta che con la nuova struttura più leggere, si poterono sfruttare. I 23 metri della navata e il presbiterio furono coperti da prefabbricati in laterizio armato di forme arcuate differenti, in relazione alla particolare collocazione. L’altare venne posizionato in modo che il sacerdote, nella celebrazione, si rivolga ai fedeli e verso oriente.