La parrocchiale di San Giovanni Battista sorge nei pressi del Dos Merlì. La facciata, imponente e proporzionata, è modulata da due ordini di lesene, al centro un portale in granito di pregevole fattura. La torre campanaria, in blocchi di granito squadrati, termina con quattro merli ghibellini, a coda di rondine, raggiungendo i 35 metri d’altezza. In stile barocco, la navata unica presenta sei altari laterali, scanditi da lesene sormontate da capitelli che riprendono lo stile corinzio. La pavimentazione è in lastre di granito bocciardato.
XI – La dedicazione a San Giovanni Battista proviene dall’essere stata la prima chiesa battesimale ad ottenere la prerogativa di amministrare il battesimo in luogo della reggente Pieve di San Siro, a Capo di Ponte, probabilmente verso l’XI secolo; secondo la tradizione, egli sarebbe stato il preferito dalla regina longobarda Teodolinda, giunta in Valle Camonica, accompagnata dal vescovo bresciano San Felice, per estirpare i residui del paganesimo.
XVI – L’edificazione dell’odierna fabbrica risale al 1604, come dipinto sul un medaglione ligneo che si trova dietro l’altare maggiore. La chiesa sorge sulle rovine della struttura originaria demolita probabilmente in seguito agli editti di San Carlo Borromeo del 1580 e descritta nella relazione del vescovo Domenico Bollani, in visita in Valle nel 1567.
XIX – La torre campanaria fu affiancata all’edificio nel 1852.
XX – Nel 1969 si provvide al rifacimento del tetto.
XX – La decorazione della volta a botte, arricchita di affreschi, venne ripresa nel 1942 dal pittore Giacomo Piccinini.
XX – Verso la fine del XX sec. vennero eseguiti interventi, di tipo conservativo, nella fabbrica, tra cui il restauro e il riposizionamento della pavimentazione interna.