L’edificio, con orientamento est-ovest, si trova oggi al termine di una stretta via a ridosso dell’edificio del Centro Salesiano “Don Bosco”. La facciata neogotica è caratterizzata da un protiro con colonne poggianti su leoni stilofori a copertura dell’unico portale di ingresso e da tre aperture al livello superiore. Un oculo si trova inoltre nella parte centrale sotto la gronda abbellita da archetti pensili. La lunetta posta sopra il portale d’accesso è decorata da un mosaico raffigurante Don Bosco che benedice due fanciulli, la Vergine delle Lacrime e, sullo sfondo, il Santuario e la Basilica di Treviglio. Fu realizzato da Trento Longaretti nel 2015. All’interno l’edificio si sviluppa con un impianto longitudinale sul quale si aprono due cappelle laterali. Le pareti sono affrescate con scene prospettiche databili al XVIII secolo. Sull’altare è collocato un dipinto cinquecentesco raffigurante la Madonna con Bambino, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Rossa, ubicata nel convento dei Cappuccini in via Pontirolo soppresso nel 1770.
1630 – L’oratorio fu edificato, nell’attuale via Zanovello, nell’area adibita a luogo di sepoltura dei morti della peste del 1630.
1688 – Nel 1688 l’oratorio subì un primo ampliamento quando fu aggiunta sul fianco destro una cappella dedicata a San Francesco Saverio.
XVIII – Nel corso del XVIII secolo l’oratorio fu ulteriormente ampliato e, probabilmente in questa occasione, furono realizzati anche gli affreschi parietali.
XX – La facciata neogotica fu realizzata su progetto di Carlo Bedolini nel primi decenni del XX secolo.
XX – Il campanile fu realizzato su progetto di Carlo Bedolini nel primi decenni del XX secolo.
1992 – Nel 1992 furono restaurati gli affreschi parietali ad opera dello Studio Villa.