La chiesa di San Bernardino si trova nel comune di Salò, nella costa sud occidentale del lago di Garda. Il fabbricato, a pianta rettangolare culminante absidale, è orientato verso nord. La facciata, avente registro unico coronato da doppio spiovente completo di archetti e peducci, è delimitata ai lati da due nicchie e altrettante lesene sovrapposte. In mezzeria si riscontra la presenza di portale lapideo di accesso all’aula e di soprastante rosone. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre a tutto sesto che consentono l’illuminazione naturale dell’aula. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato sud dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco e capolino circolare. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da due cappelle laterali mentre il presbiterio è a pianta rettangolare e si prolunga in un’abside semicircolare. Lo spazio è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle strutture di copertura, a volte a botte ritmata da membrature nella navata, nelle cappelle e nel presbiterio, a semi cupola nella zona absidale.
XV – Intorno al 1440 c’era già nella città una chiesa dedicata a San Bernardino, detta della Disciplina, situata in Borgo Belfiore e ricordata dallo storico Gratarolo. Tuttavia “per istanza degli abitanti del Borgo occidentale, accolta Ducale 24 gennaio 1476, si dava mano ad un’altra chiesa, l’attuale San Bernardino…”.
XV – Nella seconda metà del XV sec. si diede inizio ai lavori, per la costruzione della nuova chiesa, col denaro accumulato nel corso di diversi anni e con il contributo del Comune. La fabbrica fu ultimata solo alla fine del XVI sec. Lunga quasi come il Duomo di Salò, l’edificio appariva come un classico esempio di chiesa austera francescana.
XX – La chiesa fu interamente ristrutturata dopo essere stata colpita dal terremoto del 1901. Nel 1910, probabilmente anche a causa delle infiltrazioni di acque piovane e insufficiente manutenzione, crollò il tetto della navata. Il crollo determinò la decisione di ridurre di circa un terzo la lunghezza della chiesa. In questo modo la fabbrica acquistò la configurazione attuale e nel ottobre dello stesso anno venne riconsacrata. Sulla porta del tempio si legge la seguente epigrafe, composta dal cav. Prof. Pio Bettoni: “La chiesa sacra di san Bernardino / che il XXV-I-MCMX cadde per vetustà, il popolo salodiano inspirandosi all’esempio dei padri suoi / volle riedificare / in testimonio perenne di fede e di pietà operosa. / A Dio ottimo e massimo / ed a Maria Immacolata, la cui effige conservata in questo tempio / fu sempre oggetto di singolare venerazione / offriamo concordi / nell’odierna festa inaugurale / solenni voti di grazia e di riconoscenza”.
XX – Il presbiterio originario, addossato al campanile, venne adibito a civile abitazione. L’area liberata dalle demolizioni effettuate venne lasciata spoglia per consentire l’accesso alla chiesa e ai nuovi alloggi.
XX – Nel 1954, in occasione del 1° Centenario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, per iniziativa di monsignor Domenico Bondioli, fu eseguito un restauro complessivo sulla fabbrica.
XX – Nel 1970 furono eseguiti ulteriori lavori di restauro e fu realizzato un nuovo impianto di riscaldamento.
XXI – In seguito ai danni provocati dal sisma avvenuto il 24/11/2004, il bene è stato incluso nell’elenco dell’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 per l’erogazione di contributi per il recupero migliorativo degli edifici danneggiati (allegato “Edifici ecclesiastici PRIORITARI”). Nel 2007 sono stati eseguiti lavori per il consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro dell’immobile. Successivamente è stata dichiarata la conformità degli stessi.
XXI – Nel 2014 è stata rifatta la pavimentazione interna della chiesa.