Chiesa di San Benedetto (Salò)

Diocesi di Brescia - chiesa sussidiaria - Lombardia

Salò - Muro - BS - 25087

0365/20740

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XV – La chiesa appartiene al convento delle suore Benedettine fondato nel XV sec. Chiesa e monastero ospitarono le monache di clausura sotto le regole di Sant’Agostino. Decaduta la Disciplina (Ducali del 1495-1497, conservate nell’archivio comunale di Salò, secondo quanto riferisce il “Codice Lumen ad revelationem”), narrano di “facto raptus eiusdam puellae Monasterio S. Benedicti Salodii”.
XVI – San Carlo Borromeo, in visita apostolica per l’attuazione dei decreti tridentini, ordinava che le monache si trasferissero dentro le mura cittadine, in un nuovo monastero costruito in località S. Bernardino e terminato nel 1583.
XVI – Nella seconda metà del XVI sec. Il sito di San Benedetto fu acquistato dal conte Sebastiano Lodrone per la Congregazione dei chierici regolari somaschi, aventi un collegio di istruzione (detto dei nobili), entrambi dislocati a Santa Giustina di Salò.
XVI – Nel 1671 chiesa e monastero furono acquistati dai Frati minori di San Francesco di Paola (o Paolotti) i quali ampliarono il fabbricato, il portico ed il primo piano. Anche la chiesa venne ingrandita e decorata.
XIX(?) – Passato al Demanio, il complesso venne acquistato da Angelo Dal Mistro, il quale pensò di trasferirvi la fonderia di sua proprietà. Tramontata tale ipotesi, il vecchio monastero e la chiesa caddero in completo abbandono, finché la chiesa venne per due terzi demolita.
XX(?) – Passata in proprietà alla famiglia Raggi, venne, a cura di Monsignore Pietro Raggi, rimessa in sesto e decorata internamente con tre altari e riaperta al culto.
XXI – In seguito ai danni provocati dal sisma avvenuto il 24/11/2004, il bene è stato incluso nell’elenco dell’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 per l’erogazione di contributi per il recupero migliorativo degli edifici danneggiati (allegato “Edifici ecclesiastici NON PRIORITARI”). Tra il 2007 e il 2008 sono stati eseguiti lavori per il consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro dell’immobile. Successivamente è stata dichiarata la conformità degli stessi.
XXI – Nel 2004 sono stati eseguiti lavori per il rifacimento delle finiture esterne in intonaco traspirante, per risolvere i legati all’umidità di risalita capillare.