La chiesa di San Bartolomeo si trova nell’omonima frazione del comune di Salò, a nord del suo centro abitato, nella costa bresciana del lago di Garda. Il fabbricato è a navata unica con copertura a capanna. Sul lato nord si trova una struttura adibita a battistero e la sacrestia. Sul lato sud, leggermente arretrato rispetto alla facciata, è stato costruito un corpo di fabbrica su due livelli, adibito ad abitazione. La facciata presenta in mezzeria il portale di accesso alla chiesa, contornato da eleganti rifiniture in massello di pietra lavorata, sovrastato da un oblò. Un secondo accesso collega la chiesa con i locali residenziali. La navata è divisa dal presbiterio tramite balaustra in pietra. L’altare maggiore si trova addossato alla parete absidale. Vi si accede tramite due gradini. La mensa è sorretta da un paliotto policromo, avente al centro i simboli della crocifissione. La pala è racchiusa in un elegante ancona dorata, con due caratteristiche colonne brune recanti, attorcigliati, motivi vegetali.
XVI – Nel 1580 l’erudito Rodomonte Domenicetti scrive la relazione manoscritta “Descrizione e Statuto della Riviera di Salò. 1580”. Alla “carta” 17 della predetta relazione si specifica che “Santo Bartolomeo è terra posta in cima ad un monte sopra Salò due miglia, la quale è di circa 20 fuoghi et ha una chiesa dedicata a Santo Bartolomeo”.
XVI – Da notizie della chiesa lo storico Bongianni Gratatolo, nell’opera denominata “Storia della Riviera di Salò”, della quale è rimasta qualche copia edita da Vincenzo Sabbio a Brescia nel 1599. Alla pagina 75 della predetta storia, si afferma che Salò “Ha dopo le spalle un monte carico di viti, di olivi, e di altri alberi fruttiferi, che lo difende dalla Tramontana, detto monte di San Bartolomeo, da una Chiesa, che ci è sopra, dove il settimo delle Calende di settembre, si fa una festa solennissima al detto Santo, la quale festa fu celebrata nella lettera del Bonfadio, et alla quale concorrono persone assai, e da vicini e lontani paesi”.
XXI – In seguito ai danni provocati dal sisma avvenuto il 24/11/2004, il bene è stato incluso nell’elenco dell’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 per l’erogazione di contributi per il recupero migliorativo degli edifici danneggiati (allegato “Edifici ecclesiastici NON PRIORITARI”). Nel 2008 sono stati eseguiti lavori per il consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro dell’immobile. Con Decreto n. 3161 del 11/04/2014 è stata dichiarata la mancata conformità delle opere eseguite.