La chiesa di S. Bartolomeo, posta in posizione panoramica, è anticipata da un sagrato in parte pavimentanto ed in parte lasciato a prato, al quale si accede tramite alcuni gradini.
Presenta un porticato addossato al fronte, sorretto da sei piccole colonne, mentre la facciata vera e propria si presenta caratterizzata da due parti: una parte maggiore, dotata di aperture centrali, tra cui un portale marmoreo ed una finestra superiore affiancata da nicchie; e la parte minore, a coronamento, che è composta da un timpano spezzato mistilineo, dotato di pennacchi lapidei ed una croce metallica in sommità. L’interno è ad aula unica con copertura voltata a vela, ed è interamente decorata ed affrescata: presenta degli sfondati a lato, che contengono gli altari laterali, mentre al centro si trovano le cantorie, di cui quella a destra contenente l’organo. Il presbiterio, rialzato e quadrangolare, presenta copertura voltata a vela, anch’essa affrescata, ed un coro ligneo laterale finemente lavorato, che anticipa l’impianto dell’altare maggiore e la grande soasa marmorea sul fondo absidale piano.
A fianco della chiesa vi è la sacrestia, alcuni locali di servizio ed il campanile.
XV – Vi era anticamente una piccola cappella, edificata in prossimità di un lazzaretto.
XVII – La chiesa attuale viene edificata tra il XVII ed il XVIII secolo.
1649 – Viene costruita la cappella del S. Rosario nel 1649.
XVIII – Viene realizzato l’apparato decorativo ad opera del pittore Pietro Antonio Bianchi di Torri del Benaco, tra il 1759 ed il 1761.
XVIII – Viene realizzato ad opera di Francesco Zuliani, tra il 1759 ed il 1768.
1750 – La chiesa diviene parrocchiale a partire dal 21 aprile 1750, rendendosi indipendente dalla pieve di S. Giovanni Battista di Tremosine.
1753 – La chiesa viene costruita ex-novo tra il 1753 ed il 1761, su progetto dei comaschi Pietro Antonio Cometti, per quanto riguarda la chiesa, e Pietro Bianchi, per quanto riguarda la canonica ed il campanile.
1768 – Viene realizzato l’organo ad opera del veneziano Gaetano Callido, nel 1768 ed identificato con numero d’Opus 44.
XIX – La chiesa viene ristutturata nella prima metà del XIX secolo.
XIX – Viene realizzata la pavimentazione in marmo per opera di don Giacomo Zanini, sul finire del XIX secolo.
1910 – Viene realizzata l’apertura sul lato nord della chiesa.
1988 – L’organo viene restaurato dalla ditta Mascioni tra il 1988 ed il 1990.
1995 – Vieen realizzato un affresco sulla parete esterna della sacrestia, che rappresenta la Madonna con tre angeli, opera della pittrice Domenica Ghidotti