la facciata principale è preceduta da un elegante protiro con colonne in pietra di Sarnico, rialzato rispetto all’antistante sagrato pavimentato in porfido, da tre gradini in pietra. La facciata è suddivisa in due ordini da una cornice in pietra leggermente aggettante. L’ordine inferiore con una zoccolatura in pietra squadrata, risulta suddiviso in tre settori: quello centrale, più ampio, ospita il portale d’ingresso sempre in pietra di Sarnico completo di fregio e gocciolatoio, mentre i due settori laterali presentano una riquadratura con leggero sfondato centrale. L’ordine superiore simile per dimensione a quello inferiore, presenta nel settore centrale una finestra semicircolare con contorno in pietra, che illumina internamente la chiesa; i settori laterali per forma e dimensione riprendono quelli dell’ordine inferiore. Conclude la facciata un timpano triangolare in pietra con al centro un oculo. La chiesa presenta una pianta a croce latina, suddivisa nella navata, in tre campate da lesene in stucco che si innalzano sino a raggiungere il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata a sinistra e a destra sono presenti entro sfondati ad arco i confessionali; sopra questi confessionali sono raffigurati a sinistra il Figliol Prodigo e a destra la Maddalena ai piedi di Gesù. Segue la seconda campata con a sinistra la cappella dedicata alla Madonna di Lourdes e a destra l’organo. Nella terza e ultima campata sono presenti entro sfondati ad arco, a sinistra e a destra gli ingressi laterali; sopra questi ingressi sono raffigurati a sinistra la Cacciata dei profanatori dal Tempio e a destra l’incontro di Gesù con Simone. Alla navata segue il transetto nel quale a sinistra e a destra sono collocati gli altari dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e al S. Cuore. Un ingresso posto a destra del transetto conduce alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di cinque gradini, è a pianta rettangolare coperto da volta a botte e si conclude in un coro absidato coperto da catino.
1657 – la comunità di Costa Imagna si rese autonoma da S. Omobono nel 1657, l’anno dell’insediamento a Bergamo del vescovo S. Gregorio Barbarigo.
1808 – l’autonomia di costa viene per un un itervallo di tempo sospesa. Per Decreto Napoleonico si ebbe l’accorpamento dei Comuni di Costa di Valle Imagna, Cepino e Falcherà
1840 – su preesistenze, nel 1840 fu innalzata la nuova chiesa che venne consacrata e dedicata come l’antica, alla Visitazione di Maria Vergine dal vescovo Pier Luigi Speranza il 17 ottobre 1863
1886 – la chiesa venne ampliata
1947 – viene rifatto il pavimento della chiesa
1954 – la sagrestia viene ampliata e viene riparato l’organo
1958 – nel 1958, accantonati due progetti di ricostruzione radicale proposta prima all’ ingegnere Gian Franco Mazzoleni e poi dall’architetto Carlo Panigada, la chiesa venne arricchita di nuove cappelle e dell’elegante protiro con colonne in pietra di Sarnico, ad opera della locale impresa edile Giovanni Brumana e sotto la direzione dell’ingegnere Luigi Angelini, cui si deve in particolare la chiara definizione della facciata
1958 – in uno scritto l’allora parroco GianLuigi Cavagna, ricorda: i lavori di ristrutturazione della chiesa iniziarono il martedì dopo Pasqua e le strutture erano terminate (nuova sagrestia, volta in arelle, i due vani del Battistero e della Cappella di Lourdes, sistemata la facciata e i tetti), ma la mattina del 5 settembre, per azione delle acque piovane che influivano sulla struttura in blocchi di tufo, crollarono i due terzi della volta
1959 – vennero effettuati lavori di stuccatura e decorazione; inoltre venne eseguito il nuovo battistero e la bussola d’ingresso
1975 – in seguito ad una disastrosa grandinata si procedette al rifacimento delle coperture
1985 – vennero eseguiti lavori di ritinteggiatura interna della chiesa e successivamente venne installato un nuovo coro ed una nuova pavimentazione
2001 – viene posato un nuovo organo
2004 – viene installato un nuovo impianto anti intrusione mediante l’installazione di sensori volumetrici
2005 – restauro dei portali laterali e della porta d’accesso al campanile
2006 – sostituzione del manto di copertura
2007 – riordino complessivo del sagrato e degli spazi esterni della chiesa