La parrocchiale Natività di Maria si trova nella frazione di Calcinatello, a ovest del centro abitato di Calcinato. Il fabbricato, orientato a ovest, è a pianta a croce latina con aula rettangolare e coro sul lato lungo, due ambienti adibiti a coretto sul lato corto, presbiterio nel transetto. La facciata, a doppio registro, è coronata da timpano curvilineo e volute laterali. Questa è scandita da quattro lesene per ogni ordine, con capitelli ionici e basamento. Presenza di due fregi che delimitano i due registri e il timpano. Oltre al portale di ingresso sormontato da timpano, si riscontra un finestrone soprastante. L’interno si presenta a navata unica con copertura con volte a botte e cappelle laterali (due per lato). Le superfici interne dei muri sono intonacate, con decorazioni pittoriche a parete e a soffitto. Presenza di cornicione lungo il perimetro interno dell’aula e del presbiterio. Il campanile, costruito nel XVIII secolo, si affaccia sul lato sud della chiesa.
XIV – L’esistenza della chiesa di Calcinatello è segnalata per la prima volta in un’investitura vescovile del 1327.
XV – Nel 1479, quando una piccola comunità di minori francescani ne prese possesso per fondarvi un convento, venne definita Sancta Maria in loco campestri. l’insediamento dei francescani era stato decretato da un breve di Papa Sisto VI del 15 maggio 1479.
XVII – Intorno all’anno 1650 il padre maestro Daniele Vailati da Crema, commissario provinciale, fece erigere un nuovo coro, il presbiterio e l’arco a volta sopra le cantorie. Morì il 18 luglio 1663 prima del compimento dei lavori intrapresi. Dopo la morte di padre Vailati la fabbrica della chiesa rimase “imperfetta per lo spazio di circa settanta anni tanto per le disgrazie de’ tempi quanto perché i religiosi erano occupati in preparando fondi bastevoli per l’onorevole mantenimento de’ successori”, così come attesta il registro “Campione del convento di Santa Maria della Misericordia di Calcinato formato nell’anno 1746” conservato presso l’Archivio di Stato di Milano.
XVIII – Tra il 1724 ed il 1725 i frati francescani ripresero i lavori per la fabbrica della chiesa di Santa Maria con la predisposizione del materiale da costruzione, pietre, calcina, mattoni e coppi vennero lavorati e cotti sul posto. Il 31 gennaio 1729 “si determinò unitamente di far demolire la chiesa vecchia e proseguire la nuova, come infatti in tre giorni fu dettata totalmente distrutta, ed in soli sei anni dentro e fuori restò stabilita.”
XVIII – Paolo Soratini ha descritto nel 1759 la Breve memoria stesa nel monastero di Classe in Ravenna, dove sono registrate le sue opere, fra le quali la “facciata della chiesa dei PP. di San Francesco del terzo ordine suo dissegno e modello”. La lapide che si trova presso il portale di accesso alla chiesa riporta il 1735 come la data di completamento della facciata.
XVIII – Nel luglio del 1743 furono gettate le fondamenta del campanile. Nel 1746 era ancora in costruzione. A differenza della facciata, nella Breve memoria non vi si elenca il campanile tra le opere del Soratini.
XVIII – Tra il 1743 ed il 1744 furono rifatti il pulpito e le cantorie.
XX – Nel 1990 iniziarono gli interventi per la sistemazione del sagrato.