La settecentesca chiesa della Madonna del Carmelo sorge all’ingresso della parte storica della frazione di Andrista di Cevo, sul tracciato storico della strada che conduce alla Valsaviore. La giacitura segue l’andamento della strada senza particolari orientamenti. Il contenuto volume della chiesa si presenta di immediata comprensione, organizzato in un unico corpo a base rettangolare, corrispondente alla navata, coperto a doppia falda. Il presbiterio, di dimensioni leggermente minori, non si distingue molto dal volume principale, se non per la separazione attuata dal volume verticale del campanile, aggiunto nel 1870 in appoggio sulla struttura della chiesa. Le caratteristiche della torre campanaria sono molto simili a quelle di periodo analogo nel contesto della valle, con cella a quattro archi sormontata da lanterna. La facciata è ben composta, con doppio ordine di paraste laterali a formare dei pilastri d’angolo con smusso tondo tra le lesene. I due ordini sono separati da un cornicione posto sopra la metà altezza della facciata slanciando verso l’alto l’insieme. Sul basso, centralmente, il portale in granito con timpano mistilineo spezzato ha linee ancora barocche, dalle lesene emergono bulzoni in ferro che denunciano una tecnica costruttiva accurata, con facciata ancorata alle pareti laterali per mezzo di catene annegate nella muratura. Sopra il cornicione, che è allo stesso livello del cornicione interno alla chiesa, si apre il finestrone rettangolare con arco ribassato e si sviluppa il secondo ordine coronato da elegante timpano arcuato, a vela, sormontato da croce in pietra e da due appuntiti pinnacoli a piramide in corrispondenza delle lesene laterali.
I fianchi presentano tipica suddivisione per mezzo di paraste in due specchiature principali con finestrone nella parte alta, e una minore centrale dove si attesta il portale laterale. Sull’esterno del presbiterio si ripropongono le lesene dei fianchi in posizione d’angolo con presenza dei bulzoni di catene interne ai muri. Sul fianco volto a valle si attesta il volume più basso della sagrestia.
L’interno della navata, ad aula unica, rispecchia la suddivisione data dalle lesene esterne, in due campate maggiori intervallate da una minore, coperte a botte con suddivisione attraverso costoloni e lesene. Sui lati della campata che precede il presbiterio si aprono le due cappelle laterali, poco profonde, con altari e ancone in legno . Il presbiterio a pianta rettangolare presenta una volta a botte conclusa a padiglione sul lato corto, di fondo a coronamento dell’ancona lignea e della pala sottostante di notevole fattura.
1729 – L’edificazione della chiesa è iniziata con la posa della prima pietra nel 1729. Nel 1739 viene inaugurata con il trasferimento dell’Eucaristia dalla chiesa dei Santi Nazzaro e Celso
1735 – Nel 1735 la pala dell’altare maggiore viene portata da Venezia. Attribuita a Panfilo Nuvolone e figlio Giuseppe.
1870 – Viene costruito il campanile, addossato alla parete perimetrale della chiesa. Viene munito di tre campane
1970 – Il pavimento e l’adeguamento liturgico dell’altare maggiore sono stati eseguiti nel 1970 come indicato su lapide posta sull’esterno del campanile
1980 – Don Giacomo Trombini esegue le vetrate artistiche in vetri colorati.
1988 – La soasa dell’altare maggiore è stato sottoposto a restauro nel 1988
2000 – Viene restaurato il campanile e l’esterno della chiesa. In concomitanza vi è sistemazione del riscaldamento interno.