L’edificio correttamente orientato, si erige all’incrocio tra le antiche vie di comunicazione per San Pietro Cusico, Moirago e San Giacomo, percorsi ancora oggi riconoscibili nel territorio e nella cartografia.
Vi è anteposto il sagrato direttamente collegato con la via di comunicazione, un vuoto urbano a prato assimilabile ad una piazza.
L’area verde abbraccia la chiesa anche lungo il fianco settentrionale e orientale, mentre a sud si trova la costruzione della storica proprietà parrocchiale.
A est l’area verde è attraversata da una roggia.
Tutta l’area che circonda l’edificio sacro altro non è che un ampio spazio che mette in comunicazione la chiesa, fulcro dell’antico borgo, con la viabilità dell’urbanizzato circostante.
Nello spazio a verde corrispondente al sagrato è presente una colonna settecentesca in serizzo con una croce soprastante, eretta con lo scopo di indicare l’antica presenza di un cimitero nel giardino adiacente alla Chiesa.
Inoltre, sempre nello spazio a verde è collocata la lapide migliare, in serizzo del Lario, sulla quale sono indicate le località e le frecce direzionali oltre alle distanze.
Questa lapide, rispetto ad altre presenti sul territorio riporta indicazioni fuorvianti poiché venne trasferita dalla sua posizione originale, al lato opposto della strada, in quella attuale.
La facciata principale a capanna di forme neoclassiche molto semplificate, è ripartita da quattro paraste che si concludono con semicapitelli dorici, e che definiscono la dimensione e il ritmo del prospetto principale.
Sulle paraste poggia il timpano triangolare di chiaro riferimento neoclassico.
Al centro l’unica porta, da cui si accede allo spazio sacro, ha una cornice ed è sovrastata da una trabeazione con cartiglio centrale, definito da elementi decorativi a volute e foglie; al di sopra della trabeazione retta da due peducci a volute si erige un frontone a botte.
L’ingresso è sovrastato da uno sfondato, un tempo contenente un affresco in cui vi era rappresentata Maria Assunta, definito da una cornice geometrica decorata con elementi floreali e volute e alla cui base e in chiave trovano collocazione due cherubini.
Le due campiture laterali sono caratterizzate dalla presenza di due aperture finestrate disassate rispetto alla porzione delimitata dalle paraste.
Tutte le superfici sono trattate con un materiale polimerico di colore giallo, mentre gli aggetti delle cornici del frontone dell’edificio, del portone e della nicchia centrale sono in marmorino tinteggiato.
I prospetti nord e ovest caratterizzati dalla presenza dei mattoni a vista, sono contraddistinti dalla presenza di lacerti di intonaco, la tessitura muraria lascia pertanto intravedere le aggiunte e le varie fasi costruttive.
Il prospetto ovest coincidente con la parete absidale è contraddistinto da una finestra rettangolare corrispondente al volume della sacrestia e da una finestra a trifora di grandi dimensioni; mentre nel prospetto nord trova collocazione la porta d’ingresso alla sacrestia e due finestre a semicerchio relativo alle cappelle della Madonna del Rosario e del Battistero.
La chiesa ha un impianto ad unica navata rettangolare con volta a botte, divisa in tre campate i cui pilastri sono nascosti nelle murature e sostengono la volta a botte, le prime due campate corrispondono all’aula liturgica, mentre la terza definita anche dall’arco di trionfo e da un gradino coincide con la zona presbiterale.
Sono annessi: sul lato meridionale i fabbricati della casa parrocchiale e dell’accesso al campanile, quest’ultimo è inglobato nella struttura architettonica dell’edificio, si erige nell’angolo sud-ovest all’incrocio tra la navata e l’area absidale e stilisticamente crea un continuum con l’edificio sacro. Sul lato settentrionale trovano invece spazio le cappelle del Battistero, della Madonna del Rosario e la sacrestia.