la chiesa, dedicata ai Santi Nazario e Celso, è situata nel centro storico di Pagazzano, paese ubicato a sud della pianura bergamasca. La facciata intonacata, preceduta da un ampio sagrato pavimentato in ciottoli, è suddivisa in cinque settori, da lesene che sorreggono il cornicione che la divide in due ordini. Nel settore centrale del primo ordine è posto il portale in marmo di Zandobbio, sormontato da stemma vescovile. I settori laterali si presentano lisci ed intonacati. Il secondo ordine è suddiviso in maniera similare a quello inferiore e presenta centralmente una finestra ad arco con contorno in pietra. Nel primo e quinto ordine sono collocate due finestre, una per parte, sempre ad arco. Lesene complete di basi e capitelli sorreggono il cornicione su cui poggia il timpano triangolare che si limita solo alla parte centrale della facciata ed è raccordato alle estremità, mediante muretti rampanti sulle quali sono poste statue di Santi. La chiesa presenta internamente tre navate a pianta rettangolare, ed è suddivisa in quattro campate da lesene cruciformi poggianti su alto basamento, complete di capitelli dorici; sopra i capiteli si imposta la volta a crociera. Nella parete di sinistra della prima navata, troviamo: nella prima campata il Fonte Battesimale, nella seconda campata le tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis, segue la terza campata con l’accesso alla cappella laterale e la quarta campata con tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis. Nella quinta ed ultima campata, sulla parete di fondo, è posto l’altare dedicato a S. Giuseppe. Nella parete destra della terza navata troviamo:nella prima campata troviamo un epigrafe che ricorda la dedicazione della chiesa, nella seconda campata tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis, segue la terza campata con l’ingresso laterale e anche nella quarta campata, tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis. Nella quinta ed ultima campata, nella parete di fondo, è posto l’altare dedicato alla Beata Vergine del Rosario. Sopraelevato di cinque gradini, è il presbiterio con pianta rettangolare coperta da volta a botte e concluso con un coro absidato coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente alla sagrestia e ad un locale deposito
1217 – la pieve di Pagazzano “cum parochia sua” è citata in una bolla di papa Onorio III del 1217, tra i territori extra diocesani appartenenti alla chiesa pavese. Questa, pur essendo ubicata all’interno del territorio della diocesi di Cremona, era sottoposta al vescovo di Pavia, tant’è che veniva menzionata nel catalogo delle “Rationes decimarum” della diocesi pavese del XIV secolo. Da questo estimo censuario si ricava inoltre che dalla pieve di Pagazzano intitolata ai Santi Nazario e Celso, dipendeva la chiesa di Santa Maria “de supra Valles de Planengo”
1568 – in alcune relazioni degli anni 1568, 1571 e 1645, è documentato che la chiesa aveva una sola navata e la copertura era a volta a quattro archi. Nel 1571 la chiesa risultava esser senza il campanile, la sagrestia ed il cimitero il battistero; nel 1645 invece la chiesa era dotata di campanile, sagrestia e il cimitero posta accanto
1725 – la chiesa fu sottoposta a numero interventi e modifiche. Esternamente vennero effettuate modifiche alla facciata introducendo il portale in marmo id Zandobbio; internamente venne realizzato l’altare dedicato a S. Antonio da Padova e rifatto il locale della sagrestia con volta in cotto
1783 – nella relazione dell’arciprete in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Ignazio Maria Fragagnesch, in data 26 settembre del 1783, la chiesa parrocchiale risultava intitolata ai Santi Nazario e Celso
1820 – il passaggio alla diocesi bergamasca, iniziato la con lettera apostolica di Pio VII, in cui si comunicava all’arcivescovo di Milano la decisione di staccare la parrocchia di Pagazzano dalla diocesi di Pavia per annetterla alla diocesi di Bergamo, si concluse con una comunicazione in data 9 settembre 1820
1877 – più volte rinnovata nei secoli, la chiesa ebbe l’assetto definitivo con l’ampliamento iniziato l’otto febbraio 1877 e concluso nel 1890 dall’impresa Giovanni e Carlo Piccinelli. La chiesa ampliata aveva così le navate laterali. Inoltre venne innalzato il nuovo campanile e costruita anche la cappella dell’Immacolata
1900 – la chiesa venne consacrata con il titolo dei Santi Nazario e Celso dal vescovo Guindani che incluse nell’altare maggiore le reliquie dei Santi Clemente, Felice e Pellegrino
1906 – gli interni vennero completati e venne costruito il nuovo organo
1951 – l’11 agosto 1951 il vescovo Bernareggi consacrò le nuove campane in sostituzione di quelle requisite nel 1942
1959 – la chiesa venne ritinteggiata ed internamente vennero eseguite nuove decorazioni
1986 – vennero sostituiti gli 8 serramenti laterali
2005 – viene eseguito il restauro dei cicli pittorici e dell’apparato decorativo interno