la chiesa, è posta lungo la strada principale e si presenta del tutto priva di sagrato. Rialzata di tre gradini rispetto alla quota stradale, la facciata, è intonacata e suddivisa in cinque settori da lesene e contro-lesene poggianti su zoccolatura e si ergono sino a raggiungere il cornicione che, centralmente, si trasforma in un timpano curvo. Nel settore centrale e rialzato di ulteriori tre gradini, è posto il portale in marmo di Zandobbio completo di gocciolatoio, sormontato da stemma vescovile. Nei settori laterali sono presenti due nicchie contenenti statue di Santi. I settori alle estremità sono più stretti, arretrati rispetto alla facciata e presentano pareti lisce ed intonacate. Un cornicione divide il primo ordine dal secondo, ripartito in maniera similare a quello inferiore. Nel settore centrale è posta una finestra accolta in una piccola edicola in muratura sormontata da timpano curvo. Nei settori laterali sono poste due nicchie vuote. Le lesene in quest’ordine, sorreggono un cornicione su cui poggia il timpano triangolare che conclude la facciata. Sul lato sinistro della chiesa, si innalza la torre campanaria in cotto. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in sei campate, da lesene in stucco che sorreggono un cornicione su cui si imposta la volta ellittica. Nella prima campata a sinistra è posto il Battistero, mentre a destra vi è un ripostiglio. Segue la seconda campata con a sinistra la cappella dedicata a S. Giuseppe, mentre a destra quella dedicata a S. Luigi. Nella terza campata sono presenti a sinistra e a destra, armadi a muro. La quarta campata ospita a sinistra e a destra gli ingressi laterali. La quinta campata ospita a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario e a destra, quello dedicato al S. Cuore di Gesù. Segue la sesta campata con le pareti lisce e prive di decorazioni fatta eccezione per due quadri, una per parte, rappresentanti due stazioni della Via Crucis. L’arco trionfale, con a sinistra l’ingresso alla cappella di S. Rocco e a destra quello alla sagrestia, divide la navata dal presbiterio: quest’ultimo è rialzato rispetto alla navata di tre gradini, presenta pianta rettangolare, è coperto da volta a botte e si conclude in un coro absidato coperto da catino
1148 – dell’antica chiesa di Bariano si ha notizia fin dall’anno 1148, quando una sentenza del cardinale Guidone da Somma attribuisce ai possessi del vescovo bergamasco la cappella in onore dei Santi Gervasio e Protasio. Questa chiesa, insieme a quella di Santa Maria di Averga, attestata nel 1260 nell’elenco delle chiese della diocesi sottoposte a censo, furono i primi due edifici sacri, in questa località, in cui si esercitavano le funzioni religiose e si amministravano i sacramenti
1667 – da una relazione dello storico Marenzi, diviene a conoscenza che nel 1667 la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Gervasio e Protasio martiri aveva dignità di arcipresbiterale e compariva come non appartenente ad alcuna pieve. Aveva quattro altari: al primo era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo la confraternita del Rosario.
1743 – l’attuale chiesa venne costruita tra il 1743 e il 1750 dal capo mastro Ganalli di Brignano sul luogo dove c’era un’ antica chiesa dedicata a S. Bartolomeo.
1757 – il campanile venne realizzato costruito su un terreno donato dai conti Albani,
1868 – la nuova chiesa venne consacrata con il titolo dei Santi Gervasio e Protasio il 28 aprile dal vescovo Pier Luigi Speranza
1915 – Gian Battista Paganessi rinnova le decorazioni interne ed esegue due medaglie nella volta dell’aula
1961 – la chiesa viene restaurata esternamente
1973 – la chiesa è oggetto di un generale intervento di restauro;le tinte e le dorature furono rinnovate da Ernesto Mazzola
1986 – vennero rifatti gli intonaci delle pareti esterne laterali. Al termine dei lavori vennero collocate in facciata le statue dei Santi Protasi e Gervasio e la porta in bronzo opera dello scultore Mario Toffetti
1998 – viene posata una nuova pavimentazione
2012 – restauro e risanamento conservativo