La facciata è tripartita tra due estremi pilastri a sezione quadrangolare e due interni a sezione semicircolari che passa a quadrangolare prolungandosi verso l’alto per chiudere il frontone. Ne accentuano lo slancio le cinque guglie ottagonali. L’imponenza è ingentilita dalle cornici archeggiate e dalle gallerie cieche coronanti i due ordini, come pure dalle tre nicchie sul frontone con le statue della Vergine, di S. Fermo e di S. Rustico, mentre altre tre sono alla base della guglia più alta. È un esempio significativo di architettura tardomedievale lombarda.
Accanto sorge la torre campanaria, eretta nell’anno 1500 dai Veneziani come torre civica per celebrare il proprio dominio, ma poco in armonia con la chiesa. Nel 1932 è stato aggiunto il pinnacolo, che ha portato l’altezza complessiva della torre a m 71.
L’interno è a tre navate, di cui la centrale si divide in cinque campate e le laterali in altrettante che si aprono ad ampie cappelle. Il presbiterio ha un’alta cupola. L’originaria architettura romanico-lombarda è stata sostituita nel Settecento da una ristrutturazione del pittore scenografo Fabrizio Galliari che ha chiuso i pilastri in paraste a capitello corinzio e ha foderato le volte per collocarvi grandi medaglie da istoriare con episodi della Bibbia, rinnovando anche il presbiterio e il coro.
1429 – Nell’anno 1429 viene avviato il cantiere dell’attuale edificio. Autore dell’opera è probabilmente Filippo Delle Vacche.
1500 – Durante il breve dominio veneziano si pongono le fondamenta del campanile con l’iniziale funzione di torre civica, sotto il mandato del procuratore veneto Antonio Dandolo.
XVI – Agli inizi del XVI secolo viene fatta risalire la costruzione della cappella del SS. Sacramento, attribuita a Giovanni Battagio, da alcuni studiosi invece a Donato Bramante, ma mancano documenti che certifichino questa ipotesi.
XVI – La decorazione della cupola, ad opera di Francesco Prata, risale al 1540-1550, mentre quella delle pareti, ad opera di Bernardino Campi, risale al 1571.
1777 – La Fabbriceria, dovendo provvedere alle riparazioni del vecchio edificio, decide di trasformare l’interno in forme barocche, affidando l’incarico a Fabrizio Galliari. I pilastri in cotto vengono chiusi in paraste a capitello corinzio, le volte sono intonacate per collocarvi le 16 grandi medaglie ispirate ai fatti biblici, la cui esecuzione è affidata ai pittori milanesi Ferrario Federico e Carlo.
1820 – La cappella del Santissimo Sacramento subisce un primo importante restauro.
XX – Nella seconda metà del secolo XX la chiesa è progressivamente dotata degli impianti di riscaldamento, di illuminazione, di diffusione sonora, di protezione dai fulmini e dalle intrusioni dei ladri oltre che dai danni degli uccelli.
1978 – La cappella del Santissimo Sacramento subisce un secondo importante restauro dopo quello degli anni venti dell’ottocento.
2004 – Nel 2004 hanno avuto luogo lavori di rifacimento delle coperture della chiesa.