La chiesa è orientata liturgicamente con l’abside ad est, preceduta dal sagrato, ed è collegata alla strada sottostante mediante un ampia ed elegante scalinata in porfido. La facciata è preceduta da un pronao a cinque arcate, oltre alle due poste sui fianchi, poggianti su coppie di colonne poste su alto basamento. Il pronao è concluso da un frontone sagomato, con al centro una nicchia in cui è posta la statua del Santo protettore della chiesa. La facciata vera e propria dietro il portico è costituita da un corpo centrale più alto rispetto a quelli laterali, limitati in altezza e conclusi da cornicione orizzontale. Il corpo centrale ospita in basso l’ingresso con portone rivestito in bronzo e in alto, due strette finestre ad arco ed un rosone centrale. Lesene alle estremità sorreggono il cornicione curvilineo che conclude l’edificio.
Internamente si presenta divisa in tre navate e quattro campate, da arcate sorrette da massicci pilastri. Agli angoli di ogni pilastro sono presenti quattro lesene complete di capitelli corinzi. La navata centrale è coperta da volta a botte, mentre le laterali sono coperte da volte a crociera. Nella terza campata sono presenti due altari dedicati a sinistra alla Madonna del Rosario e a destra a S. Gerolamo. Nella quarta campata sono posti due ingressi. Il presbiterio è rialzato di sei gradini ed è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino.
1575 – le prime notizie si trovano nei verbali della visita apostolica di S. Carlo. In quell’epoca aveva dimensioni ridotte, aveva tre altari.
1592 – i Padri Somaschi ricevono in donazione da S. Carlo la chiesa prendendone possesso in nome della Congregazione.
1602 – la chiesa è interessata da diversi lavori di ristrutturazione e miglioria
1608 – costruzione del campanile
1620 – la chiesa viene allungata e costruita una nuova facciata
1778 – viene innalzato il campanile e, sostituite le vecchie campane, installate tre nuove campane
1786 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di “San Bartolomeo” di Somasca dalla pieve milanese di Olginate alla diocesi di Bergamo
1861 – la parrocchia di San Bartolomeo apostolo risultava compresa nella vicaria VI di Calolzio. A quest’epoca la comunità di Somasca contava 300 anime ed era affidata ai padri somaschi.
1892 – su progetto dell’architetto don Antonio Piccinelli, la chiesa viene allungata una seconda volta. La nuova facciata, che differisce di poco da quella precedentemente demolita, presenta sopra il pronao un timpano ben proporzionato
1967 – costruzione del pronao d’ingresso a tre arcate
1967 – la chiesa viene nuovamente ampliata con l’aggiunta di due navate laterali. Inoltre la facciata viene trasformata aggiungendo una quarta arcata al pronao d’ingresso
1981 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di ristrutturazione. Al pronao in facciata si aggiunge frontalmente una quinta arcata e due d’angolo sia a sinistra che a destra, aumentando la scalinata d’accesso
2002 – adeguamento percorsi per accessibilità
2013 – vengono eseguiti lavori per il recupero dell’originale impianto liturgico e rifatta la pavimentazione interna