Un decreto emesso da San Carlo Borromeo nel 1580, in occasione della nota visita apostolica a Salò, prescriveva che “in oratorio sine nomine in Conti Riparium Salodii nimis angusto ne celebretur et infra tres dies, altare tollatuir”. L’oratorio senza titolo e troppo piccolo venne, dunque, sconsacrato ed abolito. Si ignora dove si trovasse il piccolo santuario lungo la via Rive. Qualcuno, e fra questi lo storico salodiano Donato Fossati, ipotizza che il sacello si trovasse sul posto ove, a distanza di circa centocinquant’anni, venne eretta l’attuale chiesetta dedicata alla Madonna delle Rive, comunemente denominata “della Madunina”.
Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso ovest. La facciata, avente frontone triangolare, presenta registro unico delimitato da due lesene.
Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato ovest dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto, cornicione e copertura a padiglione.
L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica culminante nel presbiterio. Lo spazio è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle strutture di copertura.
L’unico altare, ricco di marmi policromi, è impreziosito da un dipinto rappresentante la Madonna, attorniata da San Rocco e da San Sebastiano.
La cupola soprastante l’aula venne affrescata negli anni ’30 del XX sec., dal pittore e decoratore salodiano Ottorino Benedini. Al centro della cupola si trova la raffigurazione della Vergine e, nei pennacchi, dei quattro Evangelisti.
XVI – Un decreto emesso da San Carlo borromeo nel 1580, in occasione della visita pastorale a Salò, prescriveva che “in oratorio sine nomine in Conti Riparium Salodii minis angusto ne celebretur et infra tres dies, altare tollatuir”. L’oratorio senza titolo venne sconsacrato e abolito. Si ignora dove si trovasse il piccolo santuario lungo la via Rive, Lo storico salodiano Donato Fossati ipotizza che il sacello si trovasse sul posto ove, a distanza di circa centocinquanta anni, venne eretta l’attuale chiesetta dedicata alla Madonna delle Rive.
XVIII – Agli atti dell’archivio parrocchiale risulta un documento attestante che il manufatto, sottratto all’uso religioso, venne comunque ampliato nel 1711, al fine “di consentirne la comune recita del Rosario”. Il fabbricato così ampliato era dedicato a Sant’Omobono.
XVIII – Il 4 luglio 1727 i cittadini della popolosa contrada rivolsero al consiglio Generale di Salò una supplica intesa ad ottenere una chiesa propria. L’istanza venne favorevolmente esaminata ed il Consiglio emise l’approvazione affinché “la cappella fosse riedificata su un terreno poco distante e comunque meno esposto all’inondazione”.
XX – La cupola soprastante l’aula venne affrescata negli anni ’30 del XX sec., dal pittore e decoratore salodiano Ottorino Benedini.
XXI – In seguito ai danni provocati dal sisma avvenuto il 24/11/2004, il bene è stato incluso nell’elenco dell’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 per l’erogazione di contributi per il recupero migliorativo degli edifici danneggiati (allegato “Edifici ecclesiastici NON PRIORITARI”). Tra il 2007 e il 2008 sono stati eseguiti lavori per il consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro dell’immobile. Successivamente è stata dichiarata la conformità degli stessi.