sito nella località Salzana, presenta l’abside rivolto a nord. Il sagrato è in manto erboso, fatta eccezione per il passaggio pedonale in porfido a ridosso della facciata. Questa è tutta intonacata tranne che nel basamento con finitura a crespone e nei cantonali in pietra a vista. Il portale è rialzato di tre gradini, ha cornice in pietra ed è sormontato da una finestra ad arco con inferriata. Lateralmente vi sono due finestre: quella di destra illumina un locale annesso alla chiesa, mentre quella di sinistra la navata laterale. Superiormente vi sono altre due piccole aperture e un piccolo rosone centrale che illumina il sottotetto. Due spioventi concludono la facciata. L’interno è a due navate suddivise in tre campate da gruppi di piloni. La navata principale ha volte a botte lunettate, mentre la navata laterale ha volte a crociera. La seconda campata della navata principale sulla destra ha una porta, che immette in un locale annesso alla chiesa e coperto dalla stessa falda di tetto, e un pulpito in noce con colonnine ioniche ed ornati nel parapetto. La prima campata della navata laterale ha un confessionale in noce, intagliato a fiorami. La terza campata della navata laterale ha un altare marmoreo cinto da una balaustra di marmo e dedicato alla Madonna del Carmelo. È ornato di stucchi e fregiato di decorazioni volute dal sacerdote Noè Lino Bellaviti. Nella cappella di destra si trova l’altare marmoreo detto della Natività, cinto da una balaustra, la cappella è illuminata da due finestre ad arco. L’arco trionfale separa la navata principale dal presbiterio, che è rialzato di due gradini, con balaustra e coperto con volta a botte lunettata. L’altare maggiore è in marmo ed è sormontato da un’ancona sempre in marmo entro la quale si può ammirare la pala dedicata all’Assunzione di Maria. Il campanile a cuspide si trova in corrispondenza dell’incrocio tra navata e presbiterio
1466 – la sera del 27 novembre l’antica chiesa dedicata a San Gregorio viene distrutta da una frana
1466 – costruzione della nuova chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in ricordo del disastro che aveva cancellato Salzana. L’edifico viene eretto nel posto in cui, tra le macerie, viene rinvenuta la statua lignea raffigurante la Vergine col Bambino in braccio
1534 – ealizzazione della pala collocata sull’altare maggiore raffigurante l’Assunzione di Maria dipinta su tavole di legno da Francesco Sonetti e Lucano Gaio da Imola
1548 – consacrazione del santuario dal vescovo ausiliario di Milano mons. Melchiorre Cribello in data 17 giugno
1860 – la parrocchia di Pizzino, di nomina popolare, era costituita da 800 anime. Tra gli oratori compresi entro i confini parrocchiali risultava esser presente quello diSanta Maria
1933 – restauro della pala dell’altare maggiore
1954 – rifacimento delle pavimentazioni interne
2000 – restauro delle coperture lignee