l’edificio è posto all’incrocio di due vie. Esternamente presenta facciate in mattoni di laterizio a vista, tranne che per le specchiature del tiburio, che sono intonacate. La costruzione presenta una pianta a croce greca, con quattro bracci sporgenti da un volume ottagonale, sopra il quale si impostano il tamburo ed il tiburio, anch’essi di forma ottagonale. Il tamburo presenta facciate in muratura faccia a vista, alternativamente cieche e con aperture ovali. L’alto tiburio è decorato da coppie di lesene con corpi e capitelli in laterizio a vista, sottolineate dalle specchiature intonacate, che sorreggono un’alto cornicione, anch’esso in laterizi a vista. La facciata principale è preceduta da un pronao, aperto ad arco su tre lati, realizzato in pietra artificiale sagomata e martellinata. Esso, con copertura a capanna, è concluso nella parte frontale da un timpano triangolare, sormontato da statue: l’Immacolata al centro e due angeli genuflessi ai lati. Il Chronicon vuole che questo avancorpo sia stato aggiunto solamente nella seconda metà del XX secolo ad opera dell’architetto Manara. Un portale in pietra di Zandobbio costituisce l’ingresso alla chiesa. Dei quattro bracci della croce greca, solo quello d’ingresso è riservato ai fedeli, gli altri ospitano rispettivamente il presbiterio e le cappelle minori. La cappella di sinistra, dedicata a S. Carlo Borromeo, presenta altare in legno con ancona in stucco entro la quale è collocata una tela che raffigura il Santo in preghiera dinnanzi alla Madonna. La cappella di destra è dedicata ai Santi Bartolomeo ed Apollonia, anch’essa presenta altare ligneo con ancona in stucco entro cui è il dipinto che raffigura i santi. Sulle pareti di questa cappella sono presenti gli ex voto e un dipinto che raffigura il martirio di S. Bartolomeo. Le cappelle si aprono verso il transetto con un doppio ordine di archi a tutto sesto retti da lesene d’angolo affiancate. Nella parte inferiore dei quattro lati minori dell’ottagono sono presenti quattro nicchie, con cornici in stucco, che ospitano le statue dei profeti Davide, Isaia, Geremia e Zaccaria. Sopra le nicchie, la porzione di raccordo tra il corpo della chiesa ed il tamburo è decorata da quattro cartiglie rette da coppie di angeli. Gli stucchi che ornano i tre bracci della chiesa, quello d’ingresso venne decorato successivamente, ed anche le pareti dell’intero transetto e del tamburo, furono eseguiti dal Pedrotti all’inizio del XVIII secolo. Il tamburo ottagonale è caratterizzato dall’alternarsi di aperture ovali e specchiature cieche, ove sono collocate quattro tele raffiguranti: la presentazione di Maria SS.ma al tempio, lo sposalizio della Vergine, il sogno di Giuseppe e la presentazione di Gesù al tempio. Sopra il tamburo è la cupola a spicchi la quale, a differenza del resto della chiesa decorata a rilievo, presenta decorazioni pittoriche. In ogni spicchio un’anconetta accoglie alternatamente un’apertura o un dipinto a fresco raffigurante un profeta.
1606 – venne cominciata la costruzione della chiesa della Madonna della Fontana a cura del curato di Romano Giovanni Moroni
1706 – vennero eseguite le decorazioni interne a stucco ad opera di Giovanni Maria Pedrotti
1706 – venne eseguito il pronao su disegno di D. Antonio Piccinelli
1972 – venne effettuato il restauro generale dell’edificio
1978 – venne effettuato il restauro dell’esterno del santuario
1981 – venne effettuato il restauro generale dell’interno della chiesa
Nei dintorni
Palosco - BG - 24050
Castel Rozzone - Via Torcitura di Borgomanero - BG - 24040
