la chiesa, orientata con l’abside a nord e la facciata a sud, è anticipata da un sagrato pavimentato in lastre di pietra. Il fronte principale intonacato è diviso in tre settori; nei settori laterali sono ricavati degli sfondati rettangolari, mentre in quello centrale è posto l’ingresso ad arco sormontato in alto da una finestra rettangolare. Il timpano triangolare conclude architettonicamente l’edificio. L’interno è ad unica navata con pianta rettangolare divisa in tre campate da pilastri sui quali poggia il cornicione perimetrale. Nella seconda campata sono posti due altari dedicati a sinistra alla Pietà e a destra all’Immacolata. Nella terza campata sono posti due ingressi. Il presbiterio è rialzato di tre gradinied è coperto da volta a botte. Il coro è absidato e coperto da catino
1591 – la comunità di S. Antonio d’Adda si rese autonoma da Caprino per decreto dell’arcivescovo di Milano Gaspare Visconti
1778 – costruzione di una nuova chiesa in sostituzione di quella antica su progetto dell’architetto Simone Cantoni
1786 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di “Sant’Antonio” dalla pieve milanese di Brivio alla diocesi di Bergamo
1797 – realizzazione degli affreschi nella tazza centrale, sui pennacchi e nella zona absidale ad opera dell’artista Vincenzo Angelo Orelli
1861 – la parrocchia di Sant’Antonio abate risultava compresa nela vicaria VII di Caprino, di rito ambrosiano. A quest’epoca la comunità di Sant’Antonio d’Adda contava 549 anime, ed era retta da un parroco, un coadiutore e due cappellani
1863 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Pier Luigi Speranza
1890 – restauro della parte absidale
1942 – consacrazione dell’altare maggiore per mano del vescovo Adriano Bernareggi che sigilla nella mensa le reliquie dei santi Alessandro, Sebastiano, Antonio Abate e Mauro
1946 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1971 – rifacimento e ristrutturazione del sagrato