orientata secondo il tradizionale schema liturgico, è accessibile scendendo quattro gradini; dislivello docvuto al progressivo innalzamento del livello della strada. La facciata, coperta da tetto a due falde, è irregolare, essendo stata costruita su un piano inclinato. Al centro è posto il portale d’ingresso in pietra calcarea. Sulla facciata sud si trova l’affresco raffigurante S. Cristoforo con sulle spalle il piccolo Gesù. L’interno è a navata unica suddivisa in tre campate da due archi a sesto acuto, con pianta rettangolare irregolare La navata è illuminata da tre finestre poste sul lato destro in ciascuna campata. Nella terza si trova anche l’ingresso laterale. Il secondo arco è completamente affrescato nel lato verso il presbiterio, mentre nel lato verso la controfacciata è rimasto solo l’affresco di S. Antonio. Sull’arco trionfale a tutto sesto sono rimaste alcune parti degli antichi affreschi e ai due lati le immagini di S. Rocco e di S. Giovanni Battista. A sinistra dell’arco trionfale una scala in legno conduce al campanile. Il presbiterio è a pianta quadrangolare, coperto da volta a botte e possiede una finestra a destra. Sulle pareti del presbiterio, in campiture rettangolari d’affresco, sono rappresentate la vita e le tentazioni di S. Antonio abate corredate di spiegazione. Sulla parete di fondo, al posto della polittico che ora si trova nella parrocchiale, è appeso un crocefisso. Nella parete di sinistra si trova una porta che dà accesso alla sagrestia, la quale occupa la base del campanile. Il massiccio campanile romanico in pietra ha la cella campanaria aperta a bifore su ogni lato ed è coperto da tetto in ardesia a quattro spioventi
1367 – costruzione della chiesa per volontà e contributo di Alberto Ragazzoni, detto Beto, appartenete ad una famiglia del luogo, la quale tenne per anni il giuspatronato sulla chiesa e il diritto di nomina del curato. La data e il nome del benefattore sono scritti sopra l’arco trionfale. La chiesa sorge nei pressi di una torre medievale, di cui oggi rimane la parte bassa
XVI – ampliamento della chiesa verso nord e sopraelevazione. La navata allungata viene divisa in tre campate da due archi ogivali. Il presbiterio viene costruito con volta a crociera
1566 – costruzione del campanile
1566 – nei verbali delle due visite pastorali di S. Carlo Borromeo risulta che oltre l‘alare maggiore sono presenti due altri altari. Inoltre veniva prescritto di costruire la sagrestia e di aprire in facciata una porta maggiore e di chiudere quelle laterali
1598 – una valanga distrugge completamente la facciata
1683 – restauro a cura degli eredi del fondatore. Durante i lavori viene innalzato un nuovo presbiterio con la realizzazione della volta a botte che sostituisce la precedente crociera
1702 – una nuova valanga distrugge nuovamente la facciata della chiesa
1780 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento restauro
1786 – l ’autorità pontificia autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia della Santisima Assunzione di Valtorta dalla pieve milanese di Primaluna alla diocesi di Bergamo
1979 – restauro degli affreschi del presbiterio
1993 – restauro generale degli affreschi
2000 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento restauro