La chiesa, con orientamento nord-ovest/sud-est, è situata nel centro storico della città di Valmadrera ed è preceduta dalla piazza principale. L’edificio presenta la pianta a croce greca, con ingresso con profondità maggiore e presbiterio con abside semicircolare. All’esterno l’edificio si presenta intonacato e privo di elementi decorativi con grandi aperture semicircolari. La facciata, suddivisa in due ordini, presenta nell’ordine superiore la finestra semicircolare centrale conclusa da timpano triangolare. L’ordine inferiore, che si estende fino a comprendere in facciata le ali, costituite dalle cappelle del Sacro Cuore e della Madonna di Lourdes, è costituito dalla successione di piedistallo, lesena, architrave a due fasce, fregio con una iscrizione che ricorda il santo titolare della chiesa e cornice. Sono presenti tre ingressi: quello centrale e due laterali che danno accesso alle cappelle. Lungo il fianco occidentale tra le lesene sono presenti finestre semicircolari e finestre binate con balaustra soprastante. A sinistra della facciata è in campanile Cinquecentesco con bugnato angolare in pietra, che presenta fasce marcapiano che lo suddividono in cinque livelli a cui si aggiunge la cella campanaria e la cuspide a cono in cotto. In corrispondenza del quinto livello si aprono finestre con arco a tutto sesto con pietre squadrate a cornice mentre la cella campanaria presenta un’apertura con serliana con colonne binate e balaustra. La torre campanaria, posizionata a lato del presbiterio è costituita da una base sulla quale si imposta la torre, sottolineata da angolari con modanature che sostengono la cella campanaria, caratterizzata dall’ordine ionico, su cui si imposta il tempietto circolare con le Statue raffiguranti gli Evangelisti poste ai quattro angoli, opera di Giovanni Mozzanica, concluso dalla cupoletta sommitale. L’interno della chiesa è scandito da lesene corinzie con trabeazione e volte a botte in corrispondenza dell’ingresso, dei bracci laterali e del presbiterio, quest’ultimo delimitato dall’arco trionfale e concluso da una semicalotta circolare. L’altare maggiore in marmi policromi con tempietto conserva la statua del Redentore, opera di Benedetto Cacciatori del 1836, con ai lati due Angeli opera di Pompeo Marchesi del 1820. Centrale al presbiterio è la mensa in marmo con ambone posto a sinistra e sede. In corrispondenza delle pareti laterali sono due affreschi di Raffaele Casnedi con la raffigurazione di Mosè e la Legge e Lasciate che i pargoli vengano a me. All’incrocio con i bracci del transetto quattro colonne in pietra con capitelli di ordine corinzio e pulpiti lignei intarsiati, sorreggono la volta a bacino con quattro pennacchi. In corrispondenza dei bracci del transetto sono presenti due cappelle. Le volte a botte e i sottarchi presentano una decorazione a lacunari con rosoni mentre nella semicalotta absidale è presente una decorazione a stucco con losanghe e rosoni. Sono presenti numerose opere d’arte: in corrispondenza dell’ingresso a destra è la statua in marmo di Sant’Antonio Abate, opera di Benedetto Cacciatori del 1833 con a lato una tela raffigurante la Crocifissione attribuita a Giovanni Lomazzo, nella cappella del Crocifisso a sinistra è conservata la tela raffigurante Cristo Crocifisso, opera di Mosè Bianchi del 1870, nella Cappella della Madonna a destra è la tela raffigurante la Vergine Assunta di Giuseppe Bertini del 1885. In corrispondenza della volta a bacino centrale sono presenti gli affreschi di Luigi Sabatelli con la raffigurazione dell’Apocalisse e nei pennacchi le Virtù teologali.
1400 – La chiesa, presente già dal 1400, divenne parrocchiale nel 1566, quando si iniziarono gli interventi di ampliamento che si conclusero nel 1570. Successivamente, nel 1577 si iniziò una completa ristrutturazione della chiesa per renderla più capiente e nel 1583 venne completata la costruzione del campanile. I lavori si conclusero nel 1623.
1775 – A partire dal 1775 sono documentate diverse spese per riparazioni alla chiesa ed al campanile. Nel 1782 viene incaricato l’Arch. Clemente Isacci per la redazione del progetto di una nuova chiesa, posta perpendicolarmente all’edificio esistente. Dopo l’approvazione del progetto si diede inizio alla costruzione nel 1791. I lavori, che si erano concentrati nella parte absidale, vennero interrotti per mancanza di fondi nel 1792.
1806 – Nel 1806 venne incaricato l’Arch. Giuseppe Pollack per la redazione di un nuovo progetto, che propose l’ampliamento della chiesa a croce greca, ma non fu eseguito. Venne poi incaricato, nel 1812, l’Arch. Giuseppe Bovara di riprendere la stesura già impostata dal progetto Isacci. Il nuovo progetto venne approvato e nel 1813 si ripresero i lavori di costruzione, seguiti dallo stesso Bovara con suggerimenti dell’Arch. Simone Cantoni e vennero ultimati nel 1817. Si iniziò la decorazione delle volte e la formazione degli arredi interni, nel 1823 venne benedetta. Nel 1833 venne completato l’altare maggiore con il tempietto e la statua del Redentore, opera di Benedetto Cacciatori. La chiesa venne consacrata nel 1834.
1836 – Tra il 1836 e il 1839 vennero realizzati gli affreschi della cupola ad opera di Luigi Sabatelli. Nel 1859 vennero collocati due pulpiti lignei intagliati, di Carlo Invernizzi e Giacomo Mattarelli, in corrispondenza delle colonne. Nel 1866 il pittore Raffaele Casnedi realizzò i due riquadri affrescati del presbiterio. Nel 1885 vennero collocate in corrispondenza delle cappelle laterali le tele con la raffigurazione dell’Assunta di Giuseppe Bertini e la Crocifissione di Mosè Bianchi.
1924 – Nel 1924 inizia la costruzione del campanile, previsto dal Bovara in corrispondenza della facciata con due campanili mai realizzati. Venne affidato il progetto all’Arch. Giovanni Barboglio, che lo collocò in corrispondenza della sacrestia e nel 1926 venne posata la prima pietra, ma vennero subito interrotti i lavori per mancanza delle necessarie autorizzazioni. Ripresero l’anno successivo con varie disavventure che videro alternarsi più direttori dei lavori e più ditte. I lavori si conclusero nel 1931. Nel 1939 venne realizzata l’incastellatura delle campane.
1963 – A partire dal 1963 viene realizzato un intervento di consolidamento alle murature della chiesa a seguito del verificarsi delle rotture dei tiranti delle volte e contestualmente vengono eseguiti alcuni interventi di restauro, diretti dall’Arch. Bruno Bianchi. Nel 1973 viene restaurata la facciata con la rimozione dell’affresco posizionato sopra l’ingresso principale. Nel 1981 vengono eseguiti interventi di adeguamento del presbiterio con la formazione della mensa, dell’ambone e della sede in marmo, oltre alla formazione di una nuova pavimentazione in marmo.
2000 – A partire dal 2000 sono stati realizzati interventi di consolidamento delle murature del campanile e della chiesa, il consolidamento e risanamento delle coperture, il restauro delle superfici esterne, l’esecuzione di scavi archeologici all’interno della chiesa e la formazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento e l’esecuzione degli interventi di restauro delle superfici interne, con la formazione dell’impianto di illuminazione.