L’edificio presenta orientamento nord-ovest/sud-est, ed affaccia sul sagrato posto a livello inferiore rispetto alla quota stradale.
La facciata è caratterizzata dalla totale mancanza di simmetria degli elementi che la costituiscono: i due volumi, che fondendosi danno forma all’edificio, vengono enfatizzati nella porzione destra dall’arretramento del prospetto, protetto dalla sottile copertura inclinata, e dal pilastro a sezione rettangolare in corrispondenza del quale si conclude la pensilina a sbalzo che corona la porzione sinistra.
Quest’ultima ospita due dei quattro ingressi posti sul fronte principale, accomunati dalla finitura in legno ad elementi verticali, ma tra loro differenti per dimensioni e proporzioni; analogamente, anche le superfici vetrate dei quattro prospetti presentano totale discontinuità nelle forme e nei moduli utilizzati, andando a sottolineare ed a “svuotare” le numerose intersezioni tra i piani dell’involucro edilizio: risulta così completamente trasparente il raccordo verticale tra i due volumi principali, che si estende poi in facciata; l’ampia finestratura a tutta altezza ad ovest raggiunge l’intradosso della copertura superando la quota della controsoffittatura interna, così come accade per le aperture in corrispondenza dell’ingresso principale e per quelle poste lungo il fianco destro dando l’illusione, dall’interno, di proseguire oltre il tetto; due tagli verticali vetrati delimitano poi la parete di fondo del presbiterio, ed un terzo sottolinea la statua lignea della Madonna posta sulla sinistra dell’aula.
All’interno, i due volumi disegnano uno spazio a due navate, delle quali quella di destra presenta altezza inferiore ed ospita a circa due terzi della lunghezza un secondo altare, dedicato al Sacro Cuore. L’intero ambiente è caratterizzato dalla luce naturale che filtra attraverso le ampie e numerose superfici vetrate, amplificata dal bianco delle tinteggiature e dai giochi di ombre dei numerosi elementi strutturali a vista, oltre che dal piano inclinato del pavimento, rivestito in travertino, che digrada dall’ingresso verso il presbiterio.
Quest’ultimo, rialzato di quattro gradini rispetto all’aula, si sviluppa oltre la trave curvilinea asimmetrica che collega le strutture verticali, trasposizione dell’arco trionfale che inquadra anche l’organo posto alle spalle dell’ambone.
1971 – La chiesa viene costruita tra il 1971 ed 1972 su progetto degli architetti Asnago e Vender.
2018 – Nel corso del 2018 vengono tinteggiate le facciate esterne, riportandole ai colori originari.
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