la chiesa, posta nel centro abitato, è preceduta da un ampio sagrato pavimentato con ciottoli. La facciata intonacata è divisa in tre settori da lesene e contro-lesene poggianti su alto basamento che sorreggono il cornicione che la divide ulteriormente in tre ordini. Nel primo ordine, centralmente, è posto il portale in ceppo di Brembate sagomato e sormontato da timpano curvo spezzato al centro. Nei settori laterali sono poste due nicchie con statue di Santi. Nel secondo ordine è posta al centro una finestra con contorno sagomato e balaustra in pietra. Nei settori laterali sono poste due nicchie con statue di Santi. Il terzo ordine si limita solo al settore centrale, raccordato all’ordine inferiore, mediante muretti rampanti. Una cimasa curva e sagomata conclude l’edificio. Al centro sopra la cimasa è posta la statua di S. Ambrogio. Internamente presenta un’unica navata a pianta rettangolare divisa in sette campate da lesene poggianti su alto basamento, compete di capitelli corinzi che sorreggono la volta a botte. Nella prima campata a sinistra è collocato il Fonte Battesimale, mentre a destra è collocato un ripostiglio. Nella seconda campata sono posti a sinistra e a destra due confessionali. Nella terza campata sono poste due statue di Santi. Nella quarta campata a sinistra è posto l’altare dedicato alla Madonna del S. Rosario, mentre a destra è posto l’altare dedicato al S. Cuore. Nella quinta campata sono posti gli ingressi laterali. Nella sesta campata sono posti a sinistra l’altare dedicato all’Addolorata, mentre a destra quello dedicato a S. Giuseppe. Nella settima campata sono posti a sinistra e a destra due ingressi che conducono rispettivamente alla sagrestia e alla casa parrocchiale. Il presbiterio è sopraelevato di cinque gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è a pianta semiesagonale ed è coperto da catino
975 – da un documento del X secolo si hanno notizie dell’esistenza di un oratorio dedicato a S. Ambrogio
1566 – non si sa con esattezza quando quella chiesa divenne parrocchiale; si pensa comunque assai prima del 1566, anno in cui, con altre sedici parrocchie, è soggetta alla temporanea vicaria di Mariano
1786 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di Sant’Ambrogio di Verdello minore dalla diocesi di Milano alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali nel 1787
1863 – in una relazione del parroco di Verdellino, la chiesa dedicata a Sant’Ambrogio non risultava essere consacrata
1890 – venne costruita una nuova chiesa su progetto dell’arch. Virginio Muzio che trasformò parte delle strutture della precedente, nel nuovo presbiterio. La facciata conservò elementi della chiesa precedente come il portale barocco in ceppo di Brembate con il sovrastante busto in marmo del Santo Patrono
1892 – il vecchio campanile venne ristrutturato
1899 – il 9 settembre il vescovo Guindani consacrò la chiesa con il titolo di S. Ambrogio e incluse nell’altare maggiore le reliquie dei Santi Alessandro e Bonifacio
1906 – le statue della balaustrara che delimita il sagrato, progettato dall’arch. Giovanni barbaglio, furono modellate da Giacomo Manzoni
1955 – viene restaurata la facciata
1976 – vennero rinnovate le tinte, le decorazioni e riprese le tinteggiature e gli intonaci
1981 – restauro degli intonaci e tinteggiatura esterna dei prospetti
2007 – l’edificio è sottoposto ad un generale intervento di restauro